Oggi ricorre l'”Earth Day 2024″, la Giornata mondiale della Terra, e in questa occasione CDP pubblica il suo 4° bilancio integrato in cui vengono presentati i risultati a favore della crescita inclusiva e sostenibile del Paese. L’intervento di CDP in questo campo è decisivo sia per l’ampiezza dei settori coinvolti e l’impatto sul “sistema Paese” italiano, sia per l’importo delle risorse investite.
Alessia Masitto, Responsabile Finanziamenti Energia, Utilities & TLC di CDP, ha ricordato che “CDP si è dotata di policy di finanziamento e investimento che indirizzano l’utilizzo delle risorse verso operazioni in grado di generare impatti positivi e misurabili in ambito ESG, coerentemente con le linee guida del piano industriale 2022-2024. Questo si traduce in un modello di business che basa le scelte di finanziamento e investimento non più solo su valutazioni di rischio e rendimento, ma anche su valutazioni di impatto (economico, sociale e ambientale). Nel comparto delle infrastrutture, nel solo 2023 abbiamo impiegato 3,6 miliardi di risorse, prevalentemente nel settore dei trasporti e in quello delle infrastrutture energetiche”.
Il piano integrato di CDP spazia da iniziative per contrastare il cambiamento climatico e per la tutela dell’ecosistema, anche con progetti di transizione energetica (2,4 miliardi di risorse), alla promozione di una crescita inclusiva e sostenibile anche attraverso interventi di “social e student housing” e in favore di strutture scolastiche e sanitarie (2,4 miliardi) passando per la digitalizzazione e l’innovazione (2,4 miliardi) fino, ed è la sfida più ambiziosa con 9,4 miliardi, al ripensamento delle catene del valore; tale azione coinvolge sia le filiere strategiche e le catene di approvvigionamento sia i trasporti e i nodi logistici chiave dell’Italia.
Il settore dei trasporti ha un ruolo centrale per la competitività italiana soprattutto in uno scenario di profondo ripensamento delle catene di fornitura globali. La rottura dei rapporti energetici, e non solo, con la Russia, le tensioni in Medio Oriente, dallo Stretto di Hormuz fino al Mar Rosso, e la competizione con la Cina ridisegnano le catene di fornitura globali e rimettono al centro i trasporti come fattore di competitività perché accorciano la distanza tra i mercati di esportazione e i fornitori da un lato e le imprese italiane dall’altro.
In questo campo la maggior parte dei fondi impegnati da CDP rientra nell’iniziativa Trans-European Transport Network (“TEN-T”) per lo sviluppo della mobilità sostenibile nell’Ue e, in particolare, per sviluppare il sistema dei corridoi europei favorendo lo spostamento da “gomma” a “ferro”. Questo spostamento implica un impatto ambientale minore, riduzione dei tempi di percorrenza e l’aumento della capacità delle linee ferroviarie; per ferrovie e autostrade sono stati impegnati da CDP 1,7 miliardi. Si segnalano anche gli interventi per la mobilità urbana e il trasporto pubblico locale (503 milioni) anche per inserire nelle flotte di trasporto pubblico veicoli a bassa emissione (elettrici e a idrogeno) e per la realizzazione di infrastrutture per la ricarica elettrica e a idrogeno per il parco autobus. Anche aeroporti e porti sono inclusi nel piano d’azione della CDP (130 milioni) sia per renderli più efficienti dal punto di vista energetico, sia, nel caso delle aree portuali, per migliorare l’accesso ferroviario.
L’azione di CDP è improntata a confermare che si può conciliare la sostenibilità e lo sviluppo economico e che le sfide poste dallo scenario geopolitico attuale possono essere affrontate mettendo in campo risorse e idee che capaci di generare impatto di lungo periodo e una crescita inclusiva.
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