Dopo il caso Nelson Piquet, è Bernie Ecclestone a far discutere, non solo il mondo della Formula 1. Il primo per le offese a Lewis Hamilton (a cui sono arrivate poi le scuse). Ora l’altro grande ex della F1 crea un forte imbarazzo, ma nel suo caso non è la prima volta che accade. L’ex patron del Circus è, infatti, stato sempre abituato a provocare, ma con le dichiarazioni di sostegno a Vladimir Putin è andato oltre. Intervenuto ai microfoni di “Good Morning Britain“, alla vigilia del Gp di Gran Bretagna a Silverstone, si è schierato dalla parte del presidente russo riguardo la guerra in Ucraina, addossando al presidente Volodymyr Zelensky la responsabilità del conflitto.



Sarei ancora disposto a prendermi una pallottola per lui, preferirei che non mi ferisse, ma sarei disposto a prendermela“, ha dichiarato il 91enne, che già in passato aveva espresso elogi per Putin per le sue capacità di leadership. Peraltro, il Gp di Russia, cancellato dopo lo scoppio del conflitto, era stato introdotto in Formula 1 proprio sotto la gestione di Bernie Ecclestone.



ECCLESTONE “CASO PIQUET PERCHÈ SUOCERO DI VERSTAPPEN”

Sulla guerra lui sta facendo ciò che ritiene giusto per il suo Paese, è una persona rispettabile“, ha aggiunto Bernie Ecclestone. L’ex patron della F1 ha poi paragonato l’invasione della Russia ad altre operazioni condotte dagli Stati Uniti in Stati stranieri. “Amano le guerre perché devono vendere le armi“. Ma si è espresso anche sul caso Piquet, prendendone le difese: “Non voleva offendere nessuno, è il suo modo di esprimersi, lo conosco da una vita e ha fatto arrabbiare tante persone senza volerlo. La faccenda è esplosa soltanto perché è il papà della fidanzata di Verstappen“.



Anche se Ecclestone non ha più incarichi operativi o legami con la Formula 1, Liberty Media ha replicato con una nota: “Le sue sono opinioni personali, e sono in profondissimo contrasto con le posizioni e i valori moderni dello sport“. Del resto, la giovane moglie Fabiana Flosi ha un ruolo nella Fia: è stata nominata vicepresidente per il Sud America alle ultime elezioni.