Dopo più di 60 anni è stato individuato un raro esemplare di Echidna di Attenborough che si temeva fosse estinto. La notizia, come si legge sull’AGI, giunge dalla Gran Bretagna e sottolinea come una spedizione in Indonesia guidata dai ricercatori dell’Università di Oxford abbia registrato una clip di tre secondi in cui compare appunto l’animale di cui sopra. Si tratta di esemplari a quattro zampe pelosi e spigolosi, con un becco lungo, e sono stati in passato chiamati dei “fossili viventi” in quanto sono antichissimo.
Basti pensare che le loro origini risalirebbero addirittura a 200 milioni di anni fa, quando i dinosauri popolavano anche la Terra. Fino ad oggi l’unica prova vivente degli Echidna, denominata ‘Zaglossus Attenboroughi’, era un unico esemplare museale che era morto ormai da decenni, ma il nuovo video ha ovviamente riacceso la speranza. “Ero euforico, l’intera squadra era euforica”, le parole del dottor James Kempton alla Bbc, e ancora: “Non sto scherzando quando dico che il momento clou è arrivato all’interno dell’ultima scheda SD che abbiamo guardato, all’interno dell’ultima fotocamera che abbiamo raccolto, l’ultimo giorno della nostra spedizione”. Kempton è stato a capo di una spedizione multinazionale durante un mese attraverso i Monti Ciclopi, una zona delal foresta pluviale a 2.000 metri sul livello del mare. Ed oltre a trovare l’echidna perduta di Attenborough, la spedizione ha scoperto anche delle nuove specie di insetti e osservato popolazioni di canguri arboricoli e uccelli del paradiso.
ECHIDNA DI ATTENBOROUGH, AVVISTATO IN INDONESIA ESEMPLARE DOPO PIÙ DI 60 ANNI: LE PAROLE DEL DOTTOR KEMPTON
“Scivoli dappertutto e ti ricopri di graffi e tagli. Sai che ci sono animali velenosi intorno a te, serpenti pericolosi come la vipera della morte”, ha raccontato il dottor Kempton alla BBC in merito alla spedizione, sottolinea le difficoltà della stessa.
“Ci sono sanguisughe letteralmente ovunque. E non sono solo sul terreno, si arrampicano sugli alberi e poi ti cadono addosso per succhiarti il sangue”, ha aggiunto Leonidas-Romanos Davranoglou, altro ricercatore del team: “I miei colleghi ed io ridevamo continuamente. Eravamo così emozionati perché dicevamo sempre: ‘questo è nuovo, nessuno l’ha visto’ o ‘Oh mio Dio, non posso credere di poterlo vedere’ È stata una spedizione davvero incredibile”. Di recente è stata avvistata una Lince nel Parco Gran Paradiso, cosa che non si vedeva da decenni.