Non si tratta più solo di un episodio diventato noto a opera di Giorgia Vasperna, le cui foto del pianto han fatto il giro dei media. A quanto pare il fenomeno si sta espandendo a causa anche del continuo allarmismo che si sta alimentando contro il presunto cambiamento climatico che dovrebbe distruggere il nostro pianeta e l’intero ecosistema. Ora però dietro all’ecoansia si sta anche organizzando un movimento pronto a chiedere un risarcimento solo per aver respirato aria inquinata. Un modo per speculare o per sensibilizzare sul riscaldamento globale e sui rischi ad esso connessi?



Dolore, rabbia, senso di colpa e vergogna. Sono questi i principali sintomi che travolgono quanti soffrono di ecoansia, un disagio che si sta diffondendo in Italia come un’epidemia. Gli psicologi stanno denunciando una crescente ondata di stress e angoscia tra gli italiani, specialmente i più giovani , connessa proprio al timore sul futuro. Un ruolo importante nel creare questi stati d’animo è stato l’insieme di nubifragi, grandinate e ondate di calore che hanno attraversato il nostro Paese da nord a sud.



ECOANSIA E RISARCIMENTO: “SCUOTERE LE COSCIENZE DEI POLITICI”

Il portale ‘Aria pulita’, come riporta Quotidiano Sanità, ha avviato un’azione collettiva per chiedere allo Stato un risarcimento per aver respirato ‘aria avvelenata’. E secondo Consulcesi sarebbero ben 40 milioni gli italiani che hanno già inviato adesioni, soprattutto in quelle aree geografiche maggiormente colpite dai fenomeni devastanti che sono stati riconnessi al cambiamento climatico. Insomma, un tale boom non può che denotare un’ecoansia di massa. Il clima fa paura al 65% dei residenti nel Nord Italia, con picchi al sud concentrati soprattutto a Tarnato, Catania e Palermo.



Intanto si dichiara soddisfatto il presidente di ‘Aria Pulita’ Tortorella: “Nelle ultime settimane c’è stato un incremento del 20% dei partecipanti alla nostra causa per le violazioni dei limiti di Pm10 e biossido di Azoto in oltre 3mila comuni italiani. In pochi mesi abbiamo raccolto già decine di migliaia di adesioni che di giorno in giorno crescono esponenzialmente. Siamo convinti che l’ampia partecipazione all’azione collettiva ‘Aria Pulita’, oltre a riconoscere un risarcimento per il danno subito e accertato dalla stessa Corte di Giustizia Europea, servirà a scuotere le coscienze dei decisori politici. Speriamo che, una volta messi alle strette, sentiranno più forte la necessità di mettere finalmente in atto tutte le misure urgenti e necessarie di contrasto all’inquinamento atmosferico a tutela del diritto di ogni cittadino di vivere in un ambiente salubre. È importante per noi oggi e lo sarà di più per i nostri figli e le generazioni future ancora.”