Gli ecoattivisti in lotta per il cambiamento climatico stanno organizzando alcune giornate di incontro e protesta a Milano, dal 12 al 15 ottobre, durante le quali annunceranno la nascita del “Fronte radicale per il movimento climatico“. Questo è quanto emerge in base ad alcune chat di gruppo e da un’intervista rilasciata dai vertici del movimento, rimasti però anonimi, che sono state visionate e pubblicate dal quotidiano La Verità.



Il comitato organizzatore avrebbe spiegato tutti i dettagli dell’evento al giornale online Rewriters dichiarando che sarà “una chiamata per un’alleanza transnazionale tra movimenti climatici esplicitamente rivoluzionari, attivist* e intellettuali di tutto il pianeta, con l’ambizione di definire un’agenda e un orizzonte ideologico comune“, un progetto nato lo scorso anno alla Statale di Milano e che, spiegano, avrà l’obiettivo di  “sovvertire la narrazione dominante e generare un’immaginazione radicalmente altra a partire dallo zadismo e le comunità urbane e rurali resistenti“.



Ultima generazione contro il Papa “Ci considera estremisti, ma pregare per il clima non serve”

In base alle anticipazioni spiegate dagli organizzatori ecoattivisti delle giornate di incontro a Milano, una tra le sedi principali dell’evento sarà la Statale di Milano, che ospiterà all’interno delle aule alcuni tra gli appuntamenti più importanti. La manifestazione poi si sposterà al Leoncavallo e durante le giornate i temi trattati spazieranno dall’ambientalismo alla giustizia sociale fino a trattare argomenti come ecotransfemminismo e lotta alla repressione. Una “rivoluzione comune” annunciata che probabilmente non risparmierà proteste contro le istituzioni e che potrebbero sfociare in disobbedienza civile.



Azioni estreme per le quali il Papa aveva già lanciato un messaggio rivolto ai giovani esortandoli a continuare una lotta per gli ideali ma senza utilizzare forme radicali di protesta indotte da ideologie politiche. A queste parole del pontefice sono seguite aspre critiche da parte di Ultima generazione che in risposta ha diffuso un comunicato sui social dichiarando “La preghiera non è più sufficiente, i governi se ne fottono“.