Da ieri, martedì 19 febbraio 2025, è stata attivato il portale per richiedere l’ecobonus 2025. I fondi stanziati valgono sia per comprare i motocicli e i ciclomotori, e possono usufruire i concessionari effettuando la prenotazione direttamente sul portale gestito e di proprietà del Mimit.
Per poter godere degli incentivi dell’ecobonus 2025 è indispensabile prenotare dei veicoli ecologici, ovvero di natura elettrica e ibrida. Tra i requisiti indispensabili vi è la produzione di mezzi esclusivamente nuovi, e a valutarne l’affidabilità e la sussistenza è Invitalia.
Ecobonus 2025 valido fino al 30%
Il contributo per comprare ciclomotori e motocicli, in gergo tecnico “ecobonus“, nel 2025 copre al massimo il 30% sul costo per l’acquisto. Tuttavia, il tetto massimo economico corrisponde a 3.000€, mentre incrementa di 1.000€ nel caso in cui si rottami un mezzo la cui categoria va da Euro 0 ad un massimo di Euro 3,
Le medesime condizioni valgono in caso di mezzi ibridi, perché per quelli elettrici (sempre con rottamazione inclusa) la percentuale scende al 20% e su una soglia massima di 2.500€. I veicoli elettrici devono avere delle emissioni inquinanti che vanno fra le 21 e massimo 120 g/km.
La procedura burocratica
L’iter burocratico è molto semplice. I concessionari interessati a richiedere l’ecobonus, non devono fare altro che registrarsi al portale ufficiale del Governo e confermare la pratica per l’ottenimento dei contributi, che sono oggetto di specifici fondi destinati alla misura.
L’indennità viene garantita purché si rispetti il termine ultimo previsto entro fine anno (31 dicembre) oppure fino a quando terminano i fondi. I potenziali acquirenti possono richiedere delucidazioni direttamente ai rivenditori, consultabili nell’elenco del portale governativo.
Un portavoce del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha riferito che la strategia mira a migliorare la circolazione di veicoli sostenibili. Gli esperti aggiungono inoltre, che grazie a questa soluzione potrebbe sospettarsi un incremento di vendite di circa il 20%.
Sulla vicenda è intervenuto anche Adolfo Urso, nonché Ministro delle Imprese e del Made in Italy, affermando che qualora l’ecobonus si riveli inefficiente, verrà ridimensionato grazie ad un piano strategico adeguato.