I fondi per garantire l’approvazione dell’ecobonus moto e motorini 2025, sta per “terminare”. In realtà la copertura economica ha raggiunto poco meno della metà, motivo per cui gli interessati e potenziali beneficiari devono accelerare l’iter per poterlo richiedere.
L’incentivo garantisce uno sconto sull’acquisto di una moto ibrida o elettrica, purché rientrante in una tra le categorie che seguono, L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, e purché risultino “nuove”. A patto di riuscire a ricevere l’ecobonus, quest’ultimo viene riconosciuto sia “senza” sia “con” la rottamazione”.
Ecobonus moto 2025 e motorini dimezzato in poco tempo
Sul portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si appura che l’ecobonus moto e motorini nel 2025 è stato dimezzato, passando – il soli 10 giorni – dagli originari 30 milioni di euro a 14,8 milioni. Non c’è tempo dunque per “pensare”, dato che i fondi sembrano sparire in pochissimo tempo.
Complessivamente l’ecobonus potremmo definirlo un “successo”, dato che a partire dall’anno 2021 ad oggi, i fondi totali ammontavano a 150 milioni di euro, oggi ridotti a soli poco più di 14 milioni. Chi si prenota si aggiudica uno sconto importante per acquistare un veicolo a due ruote ma con basse emissioni ambientali.
L’incentivo viene gestito da Invitalia, il quale suddivide lo sconto garantendo una maggior percentuale in caso di “rottamazione”, promettendo il 40% oppure al 30% “senza acquisti”.
Come ottenere l’ecobonus moto 2025
L’ottenimento dell’ecobonus moto 2025 è previsto in 4 fasi, e la prima procedura prevede la registrazione del concessionario (per conto del suo futuro cliente e beneficiario della misura) attraverso il portale governativo. Se il fondo avrà una disponibilità, allora il concessionario otterrà l’approvazione.
Al cliente invece, l’erogazione viene concessa come sconto sull’acquisto e applicato direttamente in fattura, mentre al venditore la cifra “rimborsata” gli verrà restituita direttamente dalla fonte, ovvero dall’importatore o costruttore. Al fine di completare correttamente la procedura è essenziale che tra costruttore e venditore vi sia uno scambio adeguato di documenti.
Con e senza rottamazione
Nel caso in cui l’ecobonus venga approvato con la rottamazione, il mezzo da rottamare dev’essere intestato (da almeno 1 anno) allo stesso titolare del nuovo veicolo elettrico o ibrido. La vecchia moto o cinquantino da rottamare prevede anche lo sconto aggiuntivo al 5% sul listino originario in fase di acquisto.
Le uniche regole che salvano – come sostiene il Mimit – il contribuente dalla rottamazione sono i mezzi elettrici. Nel caso delle persone fisiche anche loro devono mantenere la proprietà per un anno, mentre le persone giuridiche godono di una estensione a 2 anni.