Continuano a attenuarsi le tensioni sui tassi interbancari in Europa, su tutte le principali scadenze dopo le gigantesche misure mobilitate da governi e Banche centrali per favorire un rientro in prossimità dei tassi di riferimento, che ora sono al 3,75 per cento per l’area euro.
Rientrano sotto il 5 per cento anche i tassi sui prestiti a un mese di scadenza, mentre l’Euribor sui prestiti a tre mesi – che si ripercuote direttamente sui mutui a tasso variabile – scende oggi al 5,235 per cento, dal 5,318 cui si era abbassato già ieri.
Il settore dei prestiti interbancari è stato al centro degli allarmi delle autorità nelle ultime settimane. Fin dall’inizio, questa crisi si è caratterizzata da un crescente clima di sfiducia reciproca tra le banche, che le ha spinte a chiedere interessi sempre più elevati su questi prestiti. Interessi sempre più disallineati da quelli di riferimento ufficiali, che per Eurolandia vengono decisi dalla Bce. Questo comporta innanzitutto un inasprimento di fatto delle generali condizioni di accesso al credito per tutta l’economia, ma con l’aggravarsi della crisi si temeva una vera e propria paralisi.
Una prima timida risposta positiva era giunta già venerdì scorso, laddove le Borse continuavano con i loro tracolli diversi tassi interbancari avevano iniziato ad attenuarsi, dopo i tagli concertati dei tassi ufficiali decisi dalle Banche centrali a metà settimana. Misura che era stata seguita da ulteriori e massicce immissioni di liquidità supplementari nel circuito interbancario, a condizioni sempre più favorevoli proprio per stimolare un ritorno a livelli più in linea con quelli ufficiali.
Oggi l’Euribor sui prestiti a una settimana è calato al 4,201 per cento, dal 4,369 per cento di ieri. Nei giorni scorsi aveva a sua volta superato il 5 per cento, circostanza che non si era mai verificata in precedenza. L’Euribor viene calcolato dall’Associazione delle banche europee. I tassi di mercato sui prestiti a un mese di scadenza sono calati al 4,93 per cento, dal 5,024 per cento di ieri. In calo anche l’Euribor a un anno: oggi al 5,425 per cento dal 5,489 per cento di ieri. Ieri, il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, che siede nel consiglio direttivo della Bce, ha affermato che con le varie misura approntate ci si attende un rientro dei tassi di misurati dall’Euribor sotto il 5 per cento.



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