«Bene sta facendo il Governo italiano – e in particolare il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – a varare scelte che rassicurino i risparmiatori, tutelando ulteriormente i loro depositi sui conti correnti delle banche italiane». Lo ha detto, nel corso del suo intervento alla 84ma Giornata mondiale del risparmio, il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, aggiungendo che «é lodevole e va apprezzato lo sforzo del Governo e del ministro dell’Economia: le misure pubbliche a tutela dei risparmiatori sono importanti. Dal canto loro, finché sarà possibile, le Fondazioni daranno il loro contributo, affinché le risorse pubbliche, già scarse, non vengano sottratte ad altri interventi, altrettanto urgenti per l’economia reale, il sociale, le infrastrutture materiali e immateriali; ci deve essere un forte impegno privato e le Fondazioni saranno parte attiva di questo impegno». Guzzetti si impegna anche per il futuro: «posso ribadire che tutte le Fondazioni, responsabilmente, si comporteranno allo stesso modo. Di quelle che hanno già partecipato a importanti ricapitalizzazioni. In tutte le banche che ci vedono azionisti, noi faremo la nostra parte. Non consentiremo che sia distrutto il buon lavoro dei manager delle nostre banche e delle migliaia di uomini e di donne che in esse lavorano». Parole positive arrivano per la più limitata esposizione delle banche italiane alla crisi che, ha sottolineato Guzzetti, «non è casuale, né la fortunata conseguenza di una poco aggiornata interpretazione dell’attività bancaria, ma il risultato di una consapevole scelta strategica» che collega raccolta del risparmio e finanziamento alle imprese. Sul ruolo delle Fondazioni in Cassa Depositi e Prestiti, Guzzetti spiega di essere convinto del ruolo attivo e di stimolo che possiamo avere. La Cassa è lo strumento principe per realizzare un piano nazionale di edilizia sociale, per i fondi di private equity, per il venture capital nella ricerca, per le infrastrutture. Le risorse di Cassa, ribadisce Guzzetti, non sono ancora pienamente utilizzate: «noi pensiamo a strumenti che mantengano la strategia, le regole e il coordinamento a livello nazionale, da parte del Governo, ma siano valorizzate la collaborazione con le Regioni. Senza dimenticare possibile aperture verso organismi europei quali la Bei e la Fei. Se la Cdp si muoverà in questa direzione, il dialogo in corso con il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si concluderà positivamente già nelle prossime settimane con importanti novità per l’attività della Cdp».



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