La Confesercenti dà un giudizio positivo sul “paracadute” per il sistema bancario deciso dal governo, ma sottolinea che con la crisi finanziaria «sono a rischio chiusura molte Pmi» e servono quindi meno tasse e migliori condizioni del credito. «Finalmente – sottolinea l’associazione dei commercianti in una nota – contro la grave crisi finanziaria arrivano i primi atti concreti. Bene il governo sulle garanzie dei depositi bancari e sui sostegni previsti per le banche in difficoltà, rispettosi della corretta dinamica del mercato, e bene l’opposizione che ha visto ieri il Pd manifestare la propria disponibilità in un momento tanto difficile. È fondamentale – aggiunge la Confesercenti – che il Paese si stringa per far fronte alla crisi e per reagire: noi faremo la nostra parte ma ora ci aspettiamo decisioni altrettanto rapide per le Pmi, primo vero baluardo contro la recessione incombente».



«Con forte allarme – sottolinea la nota – denunciamo una situazione assai grave che si estende rapidamente al Sud come al Nord: molte Pmi rischiano di essere travolte e costrette alla chiusura dalla morsa costituita dalle richieste delle banche di rientro immediato dallo scoperto, dalle forti restrizioni al credito e, contemporaneamente, dal pesante calo delle vendite”.
Confesercenti “chiede al governo di interpellare al più presto le forze sociali e coinvolgerle tutte in un deciso piano anticrisi, a partire da una direttiva precisa al mondo bancario di non restringere l’accesso al credito e di essere disponibili a ricontrattare le condizioni dei finanziamenti in atto per le Pmi, riducendo i tassi e allungando i tempi».



«È fondamentale poi – concludono i commercianti – che si mettano in campo azioni a sostegno delle imprese e dei redditi: un taglio fiscale sugli acconti fiscali delle imprese a novembre e la detassazione delle tredicesime per salari e pensioni, per alleviare i disagi e impedire il crollo dei consumi a Natale».

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