Le assunzioni di Cai saranno aperte a tutti, compresi i piloti di altre compagnie, ad esempio della
Ryanair. Lo ha sottolineato il presidente della Compagnia, Roberto Colaninno, parlando, a margine della visita allo stabilimento vietnamita della Piaggio ad Hanoi, dei criteri di assunzione di piloti e hostess. Colaninno ha spiegato che la chiamata sarà individuale: «Manderemo una lettera e diremo ad esempio: “cara signorina, vuole fare l’assistente di volo sulla tratta Milano-Boston?”. Se dice di sì, va all’ufficio del personale, accetta e firma». Alla domanda se la chiamata sarà quindi diretta, il numero uno della Cai ha risposto: «la chiami come vuole, sarà diretta o indiretta. Magari ci sarà qualcuno che non è di Alitalia e fa la sua domanda. Noi per esempio, potremo assumere anche i piloti di Ryanair». Anche se la compagnia low cost ha dichiarato di essere interessata proprio ai piloti Alitalia: «Appunto – ha puntualizzato Colaninno – Vediamo chi fa le condizioni migliori».
I lavoratori, ha continuato, «li assumiamo secondo quanto prevede la legge. Assumeremo le persone che accetteranno il nostro accordo che poi è stato formalizzato nel contratto». Parlando della posizione dei sindacati autonomi, che hanno minacciato blocchi e proteste, Colaninno non si è sbilanciato: «Non faccio commenti su opinioni, convinzioni o interessi che vengono gestiti dagli altri. Abbiamo un progetto che abbiamo sviluppato, abbiamo fatto un investimento e ci proponiamo di assumere 12.628 persone, tra personale di terra, assistenti di volo e piloti. Li assumeremo secondo i criteri che sono stati discussi e controfirmati dalle quattro organizzazioni sindacali, ovviamente mi è spiaciuto che questi contratti non abbiano trovato il consenso anche dagli altri rappresentanti dei lavoratori di Alitalia. Ciò detto assumeremo quelli che sono interessati ad accettare di lavorare in Alitalia secondo queste condizioni. Gli altri che non accetteranno queste condizioni avranno deciso che questa offerta di lavoro non è interessante». Il fatto, ha insistito il presidente di Cai, «é che noi siamo una nuova azienda che ha fatto un’offerta e che ha bisogno
di 12.628 persone, non è che siamo responsabili della situazione precedente. Quando si acquista qualcosa, ci sono condizioni e termini secondo cui uno è pronto a fare l’acquisto. Alitalia ha bisogno di personale, di terra, di assistenti di volo e di piloti. Le nostre condizioni sono queste, sono state discusse, sono state accettate e quindi ognuno sceglierà secondo i suoi criteri. Alitalia è fallita, non è che stiamo cercando di portarla via o stiamo ricattando qualcuno, non voglio neanche intervenire su questo, sono interessi che vengono discussi da categorie professionali e ognuno sceglierà la propria strada». In risposta il presidente dell’Unione Piloti, Massimo Notaro, confermando che non andrà a lavorare per Cai, ha osservato che «se Colaninno intende assumere piloti da Ryanair deve considerare che occorre tempo per addestrarli perché volano su aeromobili di tipo diverso da quelli di Alitalia». Intervenendo alla trasmissione ‘Viva Voce’ su Radio 24, Notaro ha aggiunto che «i piloti di Ryanair sono pensionati o giovani con poca esperienza. Colaninno non conosce il trasporto aereo e non sa che gli equipaggi devono essere omogenei e addestrati nello stesso modo. I piloti di altre compagnie inseriti in Cai hanno bisogno di tempo prima di omogeneizzarsi con gli equipaggi».