Prevale l’incertezza sui mercati azionari in Europa e i timori per una contrazione negli utili a fine anno come conseguenza della crisi economica. Si guarda a Wall Street ma i futures sono in calo sulle attese per le decisioni della Fed e un possibile taglio dei tassi.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: Londra -0,34%, Parigi +0,15%, Francoforte +0,49%, Madrid +0,41%, Milano -0,04%.
Piazza Affari apre in calo e subito gira in positivo. Poi frena di nuovo lasciando trasparire l’incertezza e i timori per la crisi globale che il crac Madoff hanno riportato a galla. Gli indici sono frenati dalla debolezza di Eni (-0,56%) e pochi altri titoli ma i bancari prendono fiato e aprono la seduta in rialzo. Il Mibtel oscilla e segna ora -0,05% a 14.905 punti e lo S&P/Mib – 0,06 a 19.046 punti. Unicredit in recupero sale dello 0,72%, Intesa Sanpaolo, che ha dichiarato di non avere nessuna esposizione su Madoff, accelera e guadagna il 2,42 per cento. Oggi per l’istituto guidato da Corrado Passera c’ in agenda la riunione del consiglio di gestione per esaminare il nuovo progetto di struttura della Banca dei Territori nell’era dopo Modiano. Anche Fondiaria-Sai e Generali dichiarano di non essere esposte alla società americana in fallimento, ma la prima sale dello 0,22% e la seconda cede l’1,07 per cento. Sul Leone pesa il taglio dell’outlook da parte di Standard & Poor. L’agenzia di rating ha confermato il suo giudizio AA ma ha ridotto da ‘stabile’ a ‘negativo’ le prospettive con la possibilità di un taglio al rating se il gruppo non riuscir a ricostituire la sua patrimonializzazione a un livello in linea con gli attuali rating nei prossimi 12-24 mesi. Banco Popolare e Mediobanca che hanno denunciato la propria esposizione nei confronti della Madoff cedono rispettivamente l’1,05% e lo 0,25 per cento. Tra i titoli in luce Fiat che guadagna l’1,58% e Prysmian che corre in rialzo del 2,98 per cento.