Milano si risveglia con il mal di testa con Piazza Affari che apre in ribasso, sulla scia della chiusura negativa di Tokyo con il tonfo del Nikkei (-2,30%), e di Wall Street venerdì. I mercati attendono la diffusione dei dati macro sull’economia europea, con l’inflazione preliminare di marzo nella zona euro, e statunitense. Il Mibtel risulta in ribasso dello 0,62%, l’S&P/Mib perde lo 0,84%, mentre l’All Stars è in controtendenza (+0,1%), lievemente sopra la parità.
In testa al listino principale A2A (+1,33%): il titolo beneficia del giudizio di Citigroup, che ha confermato il rating buy dopo la pubblicazione dei positivi conti 2007 e delle indiscrezioni di stampa secondo cui Sel e Dolomiti Energia, socie della società in Delmi, puntano all’8% dell’utility lombarda. Domani la società presenterà il nuovo piano industriale. Alitalia ancora sotto i riflettori: il titolo apre in rialzo (+3,23%) per poi accelerare fino a essere sospeso a quota +13,18% a 0,455 euro in attesa dei risvolti decisivi della giornata odierna. Positiva anche Pirelli (+0,50%): per oggi è previsto il distacco delle cedole. Fiat è di poco sopra la parità (+0,06%), in attesa che si riunisca l’assemblea del gruppo a Torino. In fondo al listino Banco Popolare perde il 2,72% a 11,22 euro: Jp Morgan ha tagliato il target price a 16,55 euro da 20,08 euro dopo la presentazione dei conti dell’esercizio 2007, chiuso con un utile di 617 milioni, e dei target del nuovo piano industriale.
Tra i titoli peggiori anche Impregilo (-2,07%). Giovedì scorso la Cassazione ha accolto il ricorso della società, annullando con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che aveva disposto il maxisequestro di 750 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti in Campania. Il gruppo ora punta a vincere le gare internazionali in cui è impegnato e, nel nuovo piano industriale, punta all’espansione nei Paesi Arabi, in Sud Africa e Sud America. Debutto in forte ribasso per Geox nell’S&P/Mib: il titolo arretra del 2,55%. Negativa Luxottica (-0,74%), dopo che Hsbc ha tagliato il target price a 23 da 24 euro. Partenza in rosso anche per bancari con Unicredit (-1,23%), Mediobanca (-1,45%), IntesaSanPaolo (-1,12%), Banca Popolare di Milano (-1,12%) e Mps (-0,72%).