Durante le celebrazioni del primo maggio, il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha affermato che Alitalia è «in una situazione difficile e a rischio». Il ministro ha attaccato Berlusconi, dichiarando di non aver apprezzato «la propaganda elettorale quando di mezzo ci sono i posti di lavoro». Ha invitato quindi il nuovo Governo a parlare di «cordate e piani industriali ma anche dell’occupazione e di come tutelarla. Dal centrodestra sono stati fatti annunci su possibili cordate di imprenditori italiani, spero che ci siano perché parliamo di migliaia di posti di lavoro».



«In nessuna privatizzazione effettuata dallo Stato italiano è accaduto che fossero riuniti tanti elementi di difficoltà e complessità quanti quelli che hanno reso la privatizzazione di Alitalia laboriosa e prolungata nel tempo e che, ancora oggi, ne rendono altamente incerto l’esito».
Lo sostiene il Ministero del Tesoro nel documento “Politica economica e finanziaria. Glossario di due anni”, con la prefazione del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, dove si ripercorrono le scelte e le fasi della vicenda dalla decisione di rinunciare al controllo pubblico della compagnia di bandiera, fino al fallimento della trattativa con Air France-Klm e alla decisione del Consiglio dei ministri di erogare un prestito ponte di 300 milioni di euro per assicurare la continuità aziendale.



Il Tesoro ricorda che il 22 aprile scorso, all’indomani del fallimento della trattativa con Air France-Klm, il Consiglio dei ministri ha erogato un prestito ponte in favore di Alitalia di 300 milioni di euro «per consentire alla società di far fronte a immediati fabbisogni di liquidità», «volto a garantire per il tempo strettamente necessario un servizio pubblico essenziale al fine di evitare l’interruzione della continuità territoriale e problemi di ordine pubblico».
Il prestito deciso dal Governo Prodi, si precisa, «ha anche l’obiettivo di non compromettere la possibilità di un risanamento e la conclusione del processo di privatizzazione di Alitalia in attesa che il nuovo Governo, scaturito dalle elezioni del 13-14 aprile, assuma la pienezza dei propri poteri nel mese di maggio e possa dar concreta attuazione – è l’invito che arriva dal Tesoro – agli impegni assunti nella campagna elettorale».

(Foto: Imagoeconomica)

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