La Camera di Commercio di Milano ha organizzato ieri il convegno “Milano verso l’Expo 2015”, un’importante incontro volto a ribadire l’importanza strategica di questo evento.
Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, l’ha infatti definito «un catalizzatore per lavorare insieme e mettere a disposizione le nostre eccellenze, le nostre esperienze e aprire nuove opportunità». Ha ricordato infatti che l’Expo aprirà «grandi prospettive per tutte le imprese in tutti i settori. Avrà prospettive legate all’apertura di nuovi mercati e all’evento che ci sarà compresa la sua preparazione. Sono calcolati 29 milioni di visitatori e 70mila nuovi posti di lavoro secondo un nostro calcolo prudenziale che la Camera di commercio stima invece pari a 100mila». L’Expo, secondo il Sindaco, «darà lavoro alle grandi imprese e anche a quelle piccole artigiane qui, ma anche grandi opportunità di aprire nuovi mercati. Stiamo già vedendo l’interesse di molti Paesi ad avere le nostre imprese nei settori più diversi». Infine Letizia Moratti ha ribadito che la legge speciale per la creazione della società incaricata di gestire l’Expo 2015 dovrà essere pronta entro il 30 giugno: «Il comitato di pianificazione nato il giorno dopo l’assegnazione dell’esposizione e che è succeduto al comitato di candidatura, va avanti fino al 30 giugno. La legge dovrebbe essere pronta entro quella data per continuare a operare. Sarà la Presidenza del Consiglio a stabilire che tipo di società, che tipo di comitato, che poteri ci saranno e a chi andranno».



Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha affermato che il tema dell’Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è «profondamente connesso ai grandi obiettivi e alle grandi sfide di questo millennio: il mondo sta affrontando oggi una crisi alimentare grave e senza precedenti che coinvolge numerosi Paesi». Per questo la Regione Lombardia si impegna a ridisegnare «modelli di sviluppo nella consapevolezza che bisogna ripartire dalla persona». Formigoni ha poi sottolineato la necessità di un sistema di alleanze a tutti i livelli: «Vogliamo costruire un’alleanza forte con il Governo nazionale» e un’altrettanto «forte alleanza tra pubblico e privato, che il governo lombardo riconosce come fondamentale. Siete voi rappresentanti del mondo economico, accanto a tutti gli attori della società civile che rappresentare il motore dell’Expo 2015, siete voi che se alleati potrete cogliere le più grandi opportunità».



E dal lato delle imprese, il presidente di Assolombarda, Diana Bracco, ha accolto la sfida di Formigoni: «Credo che una governance forte – necessariamente accentrata intorno al sindaco di Milano, Letizia Moratti – ci voglia perché sennò in sette anni non ci arriviamo». E ha auspicato l’arriva di «una legge speciale per bypassare le lungaggini» burocratiche.
Il sistema delle imprese è pronto a cogliere le opportunità offerte dall’Expo 2015 e a offrire i propri investimenti, ma si aspetta «certezza, contenuti e condivisione». E’ quanto ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli. «Per certezza – ha continuato – intendiamo l’adozione di procedure trasparenti, puntualità nella tempistica e garanzia nelle decisioni. Le imprese chiedono di fare bene e di fare presto e subordinano i loro investimenti a un clima di certezza. Per questo motivo una legge speciale come quella richiesta è fondamentale, così come è fondamentale la semplificazione delle procedure». In secondo luogo «servono contenuti legati a progetti lungimiranti e duraturi pensati in modo funzionale rispetto alle reali esigenze del territorio, a partire dalle infrastrutture. Da una nostra ricerca emerge che il 74% delle imprese chiede più infrastrutture di trasporti» e il 55% maggiore sicurezza.



Il presidente di Promos, Bruno Ermolli, ha infine annunciato che «ci sarà un commissario straordinario di nomina governativa. Il commissario potrebbe essere scelto tra Formigoni e Moratti», ribadendo che «ciascuno dovrà giocare con la propria parte perché nessuno è tagliato fuori da questo discorso», anche se è chiaro che «quel commissario avrà in mano la gestione di tutto il puzzle».

(Foto: Imagoeconomica)