SILVIO BERLUSCONI – «Penso che in questo momento siano veramente utili al Paese le considerazioni finali del Governatore Draghi, di cui ho apprezzato la diagnosi severa ma al tempo stesso fiduciosa nel futuro dell’Italia, riconoscendo in quelle parole molte delle opinioni mie personali e del mio governo». Lo dice il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. «Ha ragione, il Governatore della Banca d’Italia – prosegue Berlusconi – quando addita il rischio di una tassazione troppo elevata su famiglie e imprese rispetto alla media dei Paesi nostri concorrenti; ha ragione quando mette in guardia contro il persistente ritardo del meridione e contro la pericolosa stagnazione della produttività, degli investimenti e dei consumi, soprattutto tenendo conto delle recenti turbolenze finanziarie; ha ragione quando sottolinea come i giovani siano ancora mortificati da un sistema produttivo portato purtroppo a non premiare abbastanza il merito e a non valorizzare le capacità. Sono d’accordo infine con l’appello del Governatore per uno sforzo, per un progetto condiviso: è vero che soltanto dall’impegno di tutte le forze del Paese, dalla stabilità della politica e delle istituzioni può partire la ripresa duratura della nostra economia».
EMMA MARCEGAGLIA – «L’analisi è chiara e la ricetta è la stessa: c’é sintonia totale. Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia ha commentato le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. «La ricetta è la stessa», ha ribadito spiegando che si basa su «produttività, riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale, grandi investimenti nella scuola e a favore dei giovani». Anche «l’auspicio» è comune e cioé «riprendere grazie all’aiuto di tutti la strada della crescita», ha aggiunto la Marcegaglia sottolineando di «condividere totalmente» la relazione di Draghi che è «in linea con quanto abbiamo detto la scorsa settimana in Confindustria».
PIERLUIGI BERSANI – «Una relazione davvero apprezzabile che è finalmente focalizzata sui compiti e sul ruolo della banca centrale. L’appello finale ad una società aperta, socialmente equilibrata e trainata dalle prospettive delle nuove generazioni è un appello alle riforme e al cambiamento che va assolutamente raccolto». È questo il commento di Pierluigi Bersani, ministro ombra per l’Economia, alla relazione del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. «In particolare – osserva Bersani – che sia proprio il Governatore, pur nelle forme di linguaggio che gli sono proprie, a evocare i rischi anticoncorrenziali e quindi collusivi dei recenti accordi sui mutui, fa onore a Draghi e evidenzia ancor di più il silenzio generale su questo punto cruciale. Per quel che riguarda il superamento del meccanismo attuale di “massimo scoperto”, andrà ricordato che esiste una norma che va in questo senso, dentro la cosiddetta “terza lenzuolata”, bloccata dall’interruzione della legislatura, una norma che andrà assolutamente ripresa».
ANTONIO CATRICALA’ – Draghi ha finalmente saputo cogliere il nesso esistente tra efficienza del sistema bancario e concorrenza del mercato. A sostenerlo è il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, a margine dell’assemblea annuale di Banca d’Italia. «La relazione di Draghi è stata impeccabile – ha dichiarato Catricalà – e per quel che mi riguarda, ha saputo mettere in evidenza che l’efficienza nasce soltanto dalla concorrenza e dalla competizione».