Una nuova impennata per l’inflazione che raggiunge a maggio il 3,6 % su base annua, un valore che non si registrava dall’agosto 1996. Dopo aver segnato un +3,3% ad aprile, l’inflazione, rende noto l’Istat, ha continuato a salire sotto la spinta inarrestabile del rincaro energetico, confermando così le stime diffuse alla fine dello scorso mese. I prezzi, rispetto al mese precedente, crescono dello 0,5%, dal +0,2% di aprile.
In particolare gli energetici hanno toccato punte del 13,1% (dato rivisto al rialzo rispetto alla stima di +12,9%) rispetto allo stesso mese del 2007, in accelerazione in confronto al +10,5% di aprile. Ad aumentare sono soprattutto i carburanti, con il gasolio che rincara su base mensile del 6,8%, portando l’incremento su base annua al 26,3%, La benzina invece costa il 5,4% in più rispetto ad aprile e l’11,1% in più rispetto al maggio 2007. Nel complesso, spiega l’Istat, i prezzi degli energetici non regolamentati sono aumentati del 5,2% rispetto al mese precedente e del 15,6% su base annua. Mentre è rimasto più contenuto l’incremento dei prodotti energetici regolamentati che hanno segnato lo 0,2% in più su base mensile e il 9,1% in più su base annuale.
Ma è significativa anche la crescita degli alimentari, che registrano un aumento su base annua del 5,8% (rivisto al rialzo rispetto alla stima di +5,7%) contro il +5,6% di aprile, e su base mensile dello 0,5%; dunque la pasta costa il 20,7% in più rispetto a un anno prima, per il pane si parla di un rincaro del 13,3%, del 11,1% per il latte. Seguono a ruota la frutta, con il 6,9% in più rispetto al maggio 2007, e la carne che aumenta del 3,9%, spinta soprattutto da quella bovina. Unico valore in controtendenza si registra per il pollame (che rallenta, segnando comunque un +5,1%) e gli ortaggi (in calo dello 0,4% rispetto ad aprile).Il dato complessivo tuttavia non è stato rivisto al rialzo, perché i due settori insieme pesano per circa un quarto sull’intero paniere.
L’Istat ha poi rilevato come la spesa di tutti i giorni a maggio costi il 5,4% in più rispetto a un anno prima, un valore molto più alto del tasso di inflazione, pari al 3,6%, e in accelerazione rispetto al 5,1% registrato ad aprile. Il dato è stato ricavato dai prodotti “ad alta frequenza di acquisto” che comprendono alimentari, carburanti, prodotti di consumo per la casa, trasporti urbani, servizi di ristorazione e altri beni che si acquistano regolarmente.
Per quanto riguarda l’inflazione di fondo (quella depurata dalle componenti più volatili come energia ed alimentari non lavorati), l’incremento registrato a maggio è del 2,6% contro il 2,5% di aprile. La crescita dell’indice al netto degli energetici è pari al 2,7%, in calo rispetto al 2,8% del mese precedente, mentre il tasso di inflazione acquisito per il 2008 raggiunge il 3%.
Una conferma arriva dall’Istat anche riguardo alle stime per l’indice armonizzato (quello utilizzato per fare i confronti con gli altri paesi europei), che aumenta su base annua del 3,7% (rispetto al 3,6% di aprile) e dello 0,6% rispetto ad aprile (pari al mese precedente).