Gli indebolimenti della crescita economica e delle entrate fiscali stanno facendo peggiorare le posizioni di bilancio dei paesi dell’area dell’euro. A lanciare il monito è la Banca centrale europea, che nel bollettino mensile pubblicato oggi inserisce la consueta rassegna trimestrale su situazione e prospettive dei conti pubblici dei paesi che adottano la valuta unica: Francoforte chiede di «rafforzare il controllo sulla dinamica della spesa». Sull’Italia l’Eurotower rileva che con la manovra triennale approvata lo scorso agosto sono stati previsti obiettivi di risanamento «in qualche misura meno ambiziosi» di quanto concordato con l’Eurogruppo ma, osserva, è stato «confermato l’obiettivo di un bilancio in pareggio per il 2011».
A tutti i paesi che continuano ad avere deficit superiori agli obiettivi, la Bce chiede «finanziarie 2009 che prevedano misure correttive necessarie ad assicurare progressi verso il risanamento dei conti», e sottolinea che queste misure dovrebbero preferibilmente fare leva sulla spesa pubblica. «Rincresce – dice la Bce – che alcuni paesi abbiano utilizzato parte delle entrate superiori alle attese per finanziare incrementi di spesa o sgravi fiscali», invece di sfruttarle per il risanamento perché tutto questo ora «riduce i loro margini di manovra per quest’anno e gli anni seguenti».