L’indagine rapida del Centro Studi di Confindustria sulla produzione industriale – si legge in una nota – stima in febbraio una flessione del 15,1% su febbraio 2008, a parità di giornate lavorative. In gennaio la contrazione annua dell’attività media giornaliera è stata del 16,2%. La variazione di gennaio è stata inoltre rivista al ribasso rispetto all’indicazione preliminare (-15,2%) sulla base dei consuntivi comunicati dalle imprese.
Nei dati destagionalizzati la media giornaliera dell’attività industriale diminuisce in febbraio dello 0,6% su gennaio, in presenza di una contrazione mensile dello 0,8%. La produzione grezza diminuisce in febbraio del 18,2% annuo (con una giornata di lavoro in meno quest’anno). In gennaio (due giornate in meno) la caduta è stata di -21,6% su gennaio 2008. Le imprese che lavorano su commessa hanno subito una riduzione degli ordinativi del 4,7% in febbraio rispetto a gennaio, quando vi è stato un calo del 6,2% su dicembre (dati destagionalizzati).
Su base annua vi è stata una contrazione dell’8,6% in febbraio e del 9,4% in gennaio. Le aspettative a tre mesi delle imprese manifatturiere sulla produzione, rilevate dall’Isae, sono tornate a diminuire in febbraio (-24 il saldo delle risposte, dal -20 in gennaio e dicembre). La fiducia peggiorata (nuovo minimo a 63,2 da 65,4 di gennaio), guidata dal negativo giudizio sugli ordini totali (-66 il saldo delle risposte dal precedente -62), soprattutto esteri. Ci preannuncia nuove contrazioni del fatturato estero dopo che i dati Istat sul commercio extra Ue hanno indicato che le vendite di beni italiani sono diminuite del 29,9% in gennaio sullo stesso periodo del 2008 (-15,5% su dicembre 2008), dato peggiore dal 1993.
Timidi segnali positivi vengono dal calo delle scorte di magazzino di prodotti finiti (il giudizio è passato a 5 in febbraio dal 9 precedente), dalla risalita della fiducia dei consumatori (in febbraio a 104,1, da 102,6 di gennaio) e dall’aumento delle vendite nella grande distribuzione a gennaio (+6,5% annuo, dati Nielsen).