Il governo americano sta considerando l’ipotesi di rendere noti alcuni “dei dettagli sensibili” degli stress-test condotti sulle maggiori 19 istituzioni finanziarie del paese. Lo riportano il Wall Street Journal e il New York Times. Il Tesoro e la Fed avevano inizialmente invitato le banche a non diffondere gli esiti dei test. Ma il timore che trapelino informazioni selettive su alcuni istituti piuttosto che su altri starebbe determinando il cambio di rotta della strategia delle autorità.



Non sarebbe ancora chiaro quali informazioni il governo intenderebbe rendere note: una delle opzioni allo studio sarebbe quella di diffondere dati aggregati sulle necessità di capitale degli istituti, così da fornire un quadro generale senza però dare dettagli specifici su una banca particolare.

“Diversi rappresentanti dell’amministrazione ritengono che alcuni dettagli vadano forniti – afferma il Wall Street Journal – per rassicurare sulla validità e sul rigore dei test stessi”. “Inoltre – prosegue il quotidiano – preoccupa il fatto che i test non riescano a raggiungere il loro obiettivo di ripristinare fiducia a meno che gli investitori non vedano i risultati”.



L’obiettivo degli stress test è infatti proprio quello di riportare fiducia sulla solidità delle banche anche in un periodo di crisi prolungata. Attraverso gli esami le autorità puntano a stabilire di quanto capitale le banche potrebbero aver bisogno per mantenere un costante flusso del credito anche in caso di peggioramento dell’economia.

“L’obiettivo degli stress test è quello di prevenire il panico non di causarlo” afferma il New York Times, citando un rappresentante dell’amministrazione.

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