Dai dirigenti della casa automobilistica italiana le reazioni sul caso Opel. “Su Fiat non posso e non possiamo parlare ogni giorno dicendo le stesse cose. Non devo aggiungere niente a quello gi detto ieri a margine dell’assemblea della Banca d’Italia. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, la Fiat ha fatto quello che doveva fare e se c’e una decisione diversa ci sono dei motivi per averla presa. Non devo aggiungere una parola rispetto al nostro comunicato”. Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo parlando a Trento a margine del Festival dell’Economia, commentando la decisione del governo tedesco sul futuro Opel. Cosa succede adesso gli stato poi chiesto. “Niente, si lavora tanto” la risposta.
Un accenno anche alla partita Chrysler. “Grande lavoro oggi – ha ha aggiunto Montezemolo – Marchionne e i nostri collaboratori sono in queste ore in America. C’è molto lavoro su una impresa da far tremare i polsi. ma di grande potenzialità. Un accenno anche allo slittamento a lunedì della sentenza negli Usa sulla vicenda Chrysler.
Bresso – “Non conoscendo i termini esatti dell’accordo difficile giudicare le ragioni della scelta, perchè dal punto di vista industriale mi sembra che il gruppo ‘vincente’ non possa fornire grandi garanzie”. Lo sottolinea la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. “Certamente – precisa – c’era l’opportunità importante di creare un grandissimo gruppo europeo-nordamericano di ottima qualità dal punto vista della sostenibilità e certamente è mancata un’azione di coordinamento europea, oltre che da parte del governo italiano. Comunque, l’eventuale accordo Fiat-Opel aveva elementi positivi ma anche rischi per l’occupazione anche in Italia e rischi per quel che riguarda il fatto che le due case abbiano modelli molto simili”. Secondo la Bresso, la capacita imprenditoriale di Marchionne e in generale del management Fiat “lasciano comunque aperte altre ipotesi, vista la vitalità dimostrata in un momento difficile come questo”. “Ora – conclude – l’operazione Chrysler, che pare essere in dirittura di arrivo, assolutamente prioritaria: una sfida importante anche per tutto ci che pu significare dal punto di vista tecnologico. Da ultimo, resta da vedere cosa succeder per gli stabilimenti Gm in America latina, quelli di maggiore interesse per la Fiat, fortissima in quel continente: mi pare che quella partita sia ancora tutta da giocare”.