Accentua il calo Piazza Affari in prossimità di metà seduta, con l’indice Ftse All-Share in calo dello 0,8% a 21.039 punti ed il Ftse Mib dello 0,78% a 20.425 punti, al di sotto dei livelli dell’apertura.
Segno meno per Eni (-1,53% a 18,06 euro), pronto a collocare il primo bond destinato ai risparmiatori dopo 14 anni, ed Enel (-1,37% a 3,6 euro), rimossa dalla lista dei “titoli preferiti” di Ubs.
Deboli i bancari Bpm (-2,62% a 4,65 euro) e Intesa Sanpaolo (-1,49% a 2,48 euro), il cui socio francese Credit Agricole ha indicato di essere al lavoro per rivedere il patto parasociale con Generali (-0,56% a 16,03 euro). Alla vigilia l’Isvap ha dato il proprio parere favorevole all’integrazione delle attività assicurative di Alleanza (-0,57% a 5,25) e Toro, con la fusione per incorporazione delle due società in Generali. In calo Mediobanca (-1,23% a % a 9,32 euro) e Unicredit (-0,49% a 2.01 euro).
Salgono Bulgari (+4,62% a 4,07 euro), dopo i dati macroeconomici Usa diffusi ieri, con le vendite al dettaglio salite in maggio oltre le attese degli analisti. A due velocità invece Pirelli (+3,98% a 0,28 euro), dopo la raccomandazione di acquisto di Deutsche Bank, che consigliava prima di mantenere il titolo in portafoglio, e Pirelli Re (-1,22% a 4,84 euro), che ha fissato nella vigilia il prezzo per l’aumento di capitale da 400 milioni di euro.
A monte della catena di controllo vola Camfin (+5,95% a 0,26 euro), che riunisce oggi il consiglio di amministrazione per discutere – spiega una nota – «le tematiche del rafforzamento patrimoniale e finanziario del gruppo» dopo indiscrezioni di stampa relative su un accordo raggiunto con le banche per il riscadenzamento del debito e per una ricapitalizzazione da 100 milioni di euro.
Poco mossa Telecom (-0,1% a 0,98 euro), debole invece Fiat (-1,01% a 7,86 euro) ai minimi dall’apertura.
Tra i titoli minori positiva sull’Expandi Rgi (+1,88% a 2 euro), in linea con il prezzo dell’opa annunciata dal fondo 21 Partners di Alessandro Benetton insieme al socio-fondatore Paolo Benini.