Proprio pochi giorni prima del grande esodo estivo aumentano i prezzi della benzina. In fondo si sa, è l’antica legge del mercato: più cresce la domanda più sale il prezzo dell’offerta. Una nuova raffica di aumenti nei prezzi vede la benzina volare a 1,3 euro al litro, e il gasolio sfiorare 1,14 euro. «Rincari di questa portata – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – si verificano puntualmente quando milioni di italiani si mettono in viaggio in macchina sulle autostrade, e peseranno in modo non indifferente sulle vacanze dei cittadini».



«In soli 10 giorni – spiega il Codacons – la benzina è aumentata di 0,042 euro/litro e il gasolio di 0,051 euro/litro; ciò significa che per un pieno di carburante si spendono oggi 2,1 euro in più (benzina) e 2,55 euro in più (diesel). «La nuova ondata di aumenti dei prezzi dei carburanti costituisce l’ennesima riprova del meccanismo speculativo di doppia velocità di adeguamento dei carburanti, rapidissimo in ascesa e lentissimo in discesa, da noi da sempre denunciato», dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.



Nel giro di una settimana, osservano, «a fronte di un lieve aumento del petrolio, di appena 2-3 dollari al barile, i prezzi dei carburanti hanno subito lanciato al rialzo, superando oggi, nei listini ufficiali, quota 1,30 Euro al litro per la benzina. Dai nostri calcoli e dalle quotazioni internazionali, invece, il prezzo corretto della benzina, si dovrebbe attestare a 1,24-1,25 Euro al litro. Registriamo quindi, attualmente, una speculazione di 6 centesimi al litro, pari ad una maggior spesa per gli automobilisti di 72 euro annui per costi diretti e 64 euro per costi indiretti».

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