Ieri sera il Consiglio di amministrazione di Risanamento ha nominato il nuovo presidente, scegliendo Vincenzo Mariconda e ha approvato il piano da 500 milioni di euro elaborato dalle banche creditrici per salvare la società.

Il piano prevede un aumento di capitale in opzione ai soci garantito dalle banche per 150 milioni, di cui 130 sottoscritti in denaro e 20 mediante utilizzo di crediti chirografari delle banche stesse, con un prezzo di emissione di 0,45 euro per azione. Gli altri 350 milioni deriverebbero da un’emissione di un prestito obbligazionario convertendo con scadenza al 31 dicembre 2014, garantito dalle banche con crediti chirografari.



Domani è comunque prevista l’udienza relativa alla richiesta di fallimento presentata dalla procura il 16 luglio scorso a seguito di un’indagine per bancarotta che vede tra gli indagati il fondatore Luigi Zunino.

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