Chi dice che studiare è inutile? Tre anni dopo la maturità il 29,9% dei ragazzi è impegnato negli studi universitari, il 67,4% è attivo nel mercato del lavoro e il 14,8% è in cerca di un’occupazione. E se sono sempre più frequenti le situazioni miste, rilevanti sono le differenze di genere. Ma attenzione, anche qui il divario fra le “due Italie” si fa sentire. La percentuale di chi si è già inserito nel mondo del lavoro diminuisce notevolmente da Nord a Sud.



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