Nonostante ci siano segnali di ripresa economica «la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010». Lo prevede l’Ocse. Nell’ Outlook 2009, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo dice che «per l’occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche», prevedendo per la seconda metà del 2010 un tasso dei disoccupati vicino ai 57 mln (10%, massimo dal dopoguerra).



Per l’Ocse, in Italia «la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare». Se in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati Uniti, già nel 2009 si è registrato un forte aumento di disoccupati a causa della crisi economica, «in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare».



È la Spagna, con un tasso di disoccupazione al 18,1% a giugno, secondo i dati Ocse, il Paese che finora ha pagato il tributo più grande alla crisi in termini di lavoro. In Francia il tasso è al 9,4% a metà di quest’anno, mentre in Germania è il 7,7%. Nella tabella Ocse i dati italiani sono invece disponibili fino al primo trimestre 2009 quando la disoccupazione era al 7,4%, leggermente inferiore rispetto al 7,5% registrato nell’area sempre nei primi tre mesi di quest’anno.

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