L’agenzia di rating Fitch conferma Italia AA- outlook stabile ma prevede Pil 2009 a -5% e crescita debito pubblico a 120% Pil per fine 2010. «L’Italia è sotto certi aspetti andata meglio durante la crisi di altri paesi avanzati comparabili, con interventi limitati per supportare il settore finanziario e un ampliamento relativamente ridotto del deficit fiscale, in parte grazie alla decisione delle autorità di adottare un pacchetto di stimoli fiscalmente neutro». «Ma con l’economia duramente colpita dalla contrazione globale e un debito pubblico prossimo a raggiungere il 120% per la fine del 2010 – spiega Fitch – sarà cruciale per l’Italia rinforzare nuovamente i piani di consolidamento fiscale nel medio termine durante gli strascichi della crisi finanziaria globale». Da un lato l’Italia è «relativamente protetta» dalle conseguenze della crisi, grazie a una indipendenza del sistema bancario dal finanziamento retail, bassi tassi di indebitamento e l’approccio di banca commerciale. «L’ampliamento del deficit fiscale al 5,3% del Pil nel 2009 dal 2,7% del 2008 è significativamente inferiore rispetto ad altri stati sovrani». Dall’altro Fitch ricorda che l’economia italiana è stata colpita duramente dalla recessione e lo choc aggraverà la debolezza strutturale.



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