Continuano a crescere in Eurolandia gli ordinativi nel settore industriale: a luglio Eurostat ha registrato un +2,6%. In giugno gli ordini erano balzati del 4% dopo un lungo periodo in terreno negativo. Nell’intera Ue gli ordini a luglio sono aumentati dell’1,6%, dopo il -0,6% del mese precedente.

A trainare ancora l’Italia, che con un +3,6% mette a segno la performance più importante tra le principali economie europee. In Germania si è registrato un +2,5%, in Francia un +2,0% e nel Regno Unito un -1,5%.



Rispetto al luglio 2008, Eurostat sottolinea però come la crisi abbia lasciato il segno, con gli ordini nell’industria crollati del 24,3% nella zona euro e del 24,9% nell’Ue-27 (per l’Italia -24,7%). Sembra comunque essere iniziata un’inversione di tendenza. L’aumento degli ordini in luglio ha riguardato sopratutto i beni di consumo durevoli (come elettrodomestici, computer o automobili), con un +5,6% nella zona euro e un +6,9% nell’Ue-27.



Ma in aumento sono anche gli ordini di beni di investimento (come macchine e attrezzature) con +2,9% nella zona euro (-1,8%, invece, nell’Ue-27). I beni intermedi hanno fatto registrare +2,8% nella zona euro e un +4,1% nell’Ue-27. Sul fronte dei beni di consumo non durevoli, infine, si registra un calo dell’1,8% nella zona euro e dell’1,6% nell’Ue-27.

Leggi anche

Assegno di disoccupazione/ Dal 2025 la NASpI aumentata quanto uno stipendio (30 ottobre)