«L’idea che Malpensa sia un aeroporto per soli voli low cost è l’ultima invenzione di Alitalia per screditare lo scalo lombardo ed è destituita di ogni fondamento oggettivo». Lo ha affermato oggi l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, in risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente e dall’amministratore delegato di Alitalia, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli.
«Il mercato che gravita su Malpensa non è rappresentato per l’85% da passeggeri low cost, come sostengono loro – spiega l’assessore – la verità è che meno di un passeggero su tre utilizza questi voli. Delle circa 18 milioni di persone che anche quest’anno graviteranno su Malpensa, meno di cinque milioni utilizzeranno voli low cost, i restanti 13 milioni continuano a scegliere compagnie tradizionali, che evidentemente forniscono servizi migliori di quelli offerti da Alitalia».
L’assessore ha inoltre aggiunto che Alitalia «anziché deridere Malpensa, dovrebbe piuttosto apprezzare il modello adottato da Sea, che riserva il Teminal 1 ai voli tradizionali e il Terminal 2 ai voli a basso costo, esempio che sta riscuotendo successo e che viene copiato da altri aeroporti in Europa e nel mondo».
«Forse, abituati come sono alle inefficienze di Fiumicino – aggiunge Cattaneo – Colaninno e Sabelli non si rendono conto dei risultati raggiunti da Malpensa che continua a crescere ben oltre la media degli altri aeroporti europei».
Sulla questione, l’assessore regionale ha concluso con una battuta: «Se davvero Colaninno e Sabelli sono convinti che il rilancio della compagnia possa passare dagli aeroporti di Comiso o Alghero, non resta che augurare loro buona fortuna. Non vorremmo però invece leggere in queste affermazioni la volontà di togliere anche i pochi voli Alitalia che ancora gravitano su Malpensa».