Sciopero della fame. Questa è la soluzione disperata di un imprenditore siciliano per protestare contro Unicredit che non vuole concedergli un prestito. Così Giuseppe Pizzino è salito su dalla sua isola fino a Milano per sedersi davanti alla sede centrale della banca e cominciare la sua protesta. «Se io ho il bilancio in rosso, perché Risanamento che ha già portato i libri in tribunale merita credito e io no?». Conduce la propria “battaglia” da mercoledì scorso. Lo fa per salvare la sua azienda, la Castello di Brolo, situata nel messinese. «Non sono venuto a Milano per farmi dire che i miei bilanci sono in rosso. Io chiedo: visto che ho i bilanci in rosso e che il mio patrimonio è passivo, se voglio fare uno stabilimento nuovo per recuperare il gap rispetto al Far East e se ci metto ancora dei soldi, voi me li prestate?». A corroborare la posizione dell’imprenditore sta anche il fatto che il suo progetto di ammodernamento della produzione, per cui aveva chiesto un finanziamento tre anni fa, non è mai stato vagliato da alcuna commissione dell’istituto.



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