È di queste ultime settimane la polemica tra l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) e Ryanair in merito ai documenti d’identificazione richiesti ai passeggeri sui voli domestici. L’ENAC ha ingiunto a Ryanair di considerare, per permettere l’imbarco sui voli domestici, non solo la carta d’identità e il passaporto, ma anche altri documenti d’identificazione emessi da una qualsiasi amministrazione dello Stato, provvisti di fotografia e timbro, come ad esempio la patente di guida.
Ryanair, dal canto suo, si rifiuta di accettare documenti d’identificazione considerati meno sicuri e ha minacciato, se ENAC non cambierà la sua posizione, di cancellare temporaneamente tutte le rotte domestiche a partire dal 23 gennaio.
In questo articolo si vuol fare una valutazione tecnica delle conseguenze di un’eventuale uscita di Ryanair dal mercato domestico senza entrare nel merito politico del provvedimento di ENAC.
La possibile perdita di servizio per i passeggeri esiste: Ryanair ha rappresentato nel 2009 il terzo vettore sui voli domestici, dopo la nuova Alitalia e Meridiana, con una quota della capacità in termini di posti offerti intorno al 10% e oltre 45 rotte che hanno interessato ben 19 aeroporti (fonte ICCSAI).
Ryanair è anche l’operatore con le tariffe più economiche e, grazie alla sua politica di prezzo aggressiva, stimola domanda latente che potrebbe non trovare accoglimento con altri vettori. Inoltre l’avvento dei vettori low cost anche nel mercato domestico ha esercitato una pressione competitiva sulle altre compagnie e specialmente su Alitalia.
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La tabella 1 mostra gli aeroporti che subirebbero le maggiori ripercussioni nell’ipotesi in cui Ryanair abbandoni il mercato domestico. L’aeroporto che avrebbe senza dubbio l’impatto più forte è Trapani Birgi. Tale aeroporto ha avuto una crescita importante nei primi 11 mesi del 2009, andando quasi a raddoppiare (+98,9%) i passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2008. La crescita è stata sostenuta dalla presenza di Ryanair, specialmente sui voli domestici. Il 62,5% dei posti complessivamente offerti da Trapani nel 2009 è stato operato da Ryanair su destinazioni domestiche.
Tra gli aeroporti di dimensioni maggiori si segnala Alghero, con oltre il 30% dei posti offerti da Ryanair su destinazioni domestiche, Pisa con il 19,3% e Roma Ciampino con il 19,1%. Accanto alle possibili perdite di traffico degli scali, vi possono essere rilevanti perdite economiche anche per i relativi territori, specialmente quelli con vocazione turistica, tra cui principalmente Trapani, Alghero e Lamezia Terme.
Una parte dei passeggeri potrà scegliere, come evidenziato nella tabella 2, un’alternativa diversa per raggiungere la sua destinazione. Nel medio periodo è anche possibile che altre compagnie entrino a servire le rotte lasciate, almeno le più importanti. Tuttavia, Ryanair ha dimostrato un’abilità unica nello stimolare nuova domanda e nell’avere un ritorno economico anche sulle rotte di minore intensità, che difficilmente potranno essere servite da altre compagnie. Senza Ryanair, la torta del mercato domestico potrebbe diventare più piccola.
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Tra le prime 20 rotte domestiche per posti offerti nel 2009 (tabella 2), ben 14 sono operate dalla sola Ryanair. Tale valore nella seconda metà del 2009 è salito a 17, a causa dell’interruzione dell’offerta di Myair. Tali dati evidenziano ancora una volta la strategia di Ryanair di operare fuori dagli scali maggiori delle aeree metropolitane su rotte con pochissimi competitor diretti.
Tuttavia, molto spesso, per collegare le medesime aree esistono voli alternativi che partono o arrivano in aeroporti “vicini” a quelli serviti da Ryanair. Tale competizione è nota come indiretta e fa riferimento non alla singola rotta, ma alla tratta, ovvero all’insieme delle rotte che collegano le due aree urbane.
La tabella 2 mostra come, rispetto alla tratta, Ryanair risulti l’unico vettore operante solo in 9 casi sui 20 mostrati. Ad esempio, mentre con riferimento alla specifica rotta Bergamo Orio al Serio-Roma Ciampino, Ryanair è l’unico vettore operante, se si estende l’analisi a tutti i voli tra l’area metropolitana di Milano e Roma, la quota di posti offerti da Ryanair nel 2009 scende al 9%. Il 75% è offerto da Alitalia (che opera la Linate-Fiumicino, la Malpensa-Fiumicino e la Bergamo Orio al Serio-Fiumicino), il 7% da easyJet e il 3% da Lufthansa Italia (entrambe operano sulla Malpensa-Fiumicino).
Alitalia rappresenta il maggiore competitor indiretto di Ryanair con un’offerta di posti sempre molto maggiore rispetto all’operatore low-cost. La competizione tra Alitalia e Ryanair è quindi soprattutto di tipo indiretto in un contesto dove peraltro esistono anche altre alternative per il passeggero (tra cui easyJet).
Le tratte dove non esistono alternative a Ryanair, né dirette né indirette, coinvolgono gli aeroporti di Trapani, di Pisa, di Alghero e di Lamezia Terme che ancora una volta appaiono essere i più colpiti da un’eventuale uscita di Ryanair dal mercato domestico.
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Tale decisione avrebbe ovviamente un impatto anche su Ryanair. Minore però di quello che si potrebbe pensare. Gli aerei utilizzati sul mercato domestico potrebbero essere facilmente reimpiegati su nuove rotte con limitati costi di transazione, eventualmente su rotte internazionali in partenza dagli stessi scali. In quest’ultimo caso anche per l’economia dei singoli aeroporti la contrazione potrebbe essere assai più limitata rispetto alle stime.
Da non sottovalutare la minaccia di un più generale disinvestimento del vettore irlandese, basti pensare che questo vettore nel 2009 ha ridotto in maniera sensibile l’offerta nel suo principale aeroporto di Londra Stansted (-40% da luglio 2009) perché non è stato raggiunto un accordo sulla revisione delle tariffe aeroportuali.
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