Il problema maggiore per chi si appresta a operare in Borsa o anche per chi svolge questa attività da anni, è ovviamente quello della liquidità. Comprare azioni è abbastanza oneroso, bisogna disporre di una certa quantità di capitale per operare profittevolmente e per gestire correttamente il rischio di portafoglio. Fortunatamente, già da anni è possible operare con strumenti come i CFD, i famosi Contract for Difference, che stanno avendo sempre più successo soprattutto in Europa e, ultimamente, anche in Italia.
Che cosa sono dunque i CFD? Sono semplicemente degli strumenti finanziari che ricalcano fedelmente il prezzo di un’attività sottostante: un azione, un indice, un future, una valuta o una commodity. È dunque un contratto per differenza: la differenza tra il prezzo di ingresso della posizione e il prezzo di uscita.
Per chiarire questo concetto utilizziamo un semplice esempio: compriamo un CFD su FIAT a 10 euro, se la venderemo a 12, il broker ci accrediterà la differenza di due euro. Molto semplice dunque. Il vantaggio di questo strumento è anche quello di porter trarre profitto da un ribasso del titolo: vendiamo il CFD quando FIAT quota 10 euro, ricompriamolo quando quota 8 euro, traendo dunque un profitto anche quando il titolo è sceso.
Lo short di un titolo (ovvero la possibilità di aprire una posizione vendendo per guadagnare dal ribasso) avviene tra l’altro senza il “prestito titoli” (questo solo grazie al broker www.cmcmarkets.it) da parte della propria banca, quindi non comporta il pagamento di un interesse, grande vantaggio proprio di questi formidabili strumenti.
Altro vantaggio, a cui accennavamo all’inizio dell’articolo, è la leva finanziaria incorporata proprio nel prodotto, si arriva sull’azionario fino a 20 volte, ovvero disponendo di un capitale di soli 1.000 euro da depositare sul proprio conto trading si possono acquistare azioni per un controvalore di 20.000 euro.
Non male per gestire le proprie posizioni professionalmente e per avere della liquidità sempre a disposizione per aprire nuove posizioni e soprattutto per gestire il rischio del proprio portafoglio, non dimenticando di poter guadagnare sia al rialzo che al ribasso, quindi si può tranquillamente evitare di subire i crolli di borsa, ma addirittura di essere in grado di trarre profitto in qualsiasi condizione di mercato e, tra l’altro, su qualsiasi mercato. Infatti l’interesse per le materie prime e le valute è fortemente aumentato negli ultimi anni e continuerà indubbiamente ad aumentare.