«Completa ridefinizione delle funzioni di Stato e Regioni» e «relativi prelievi d’imposte e tasse»: sono, secondo un articolo di Luigi Ferrara Mirenzi pubblicato da piùvoce.net le due facce imprescindibili della stessa medaglia, quella della federalismo fiscale. La prima della quali «Ristagna nella confusione di norme incomplete», spiega Ferrara Mirenzi «Nel 2001, si modifica l’articolo 117 della Costituzione, assegnando potestà legislativa alle Regioni su ogni materia non espressamente riservata allo Stato, il cui campo d’azione è, così, molto ridotto rispetto a prima». Lo si fa in maniera «tanto parziale che contiene disposizioni transitorie su procedure operative valide “sino alla revisione delle norme del titolo I della parte seconda della Costituzione” concernenti le Camere del Parlamento e la formazione delle leggi». Dopo 9 anni, tuttavia, sarebbe rimasto tutto uguale.
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Secondo chi scrive, per giungere ad una svolta, sarebbe necessario «completare la citata revisione del 2001, con numero strettamente necessario di membri delle nuove Camere al posto delle attuali, opportuna soppressione delle Province, sostituendole con nuclei tecnici operativi diretti ad attuare interventi efficaci, definiti d’intesa tra Regione e Comuni interessati».