In una lettera a firma congiunta indirizzata al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, al presidente della Commissione José Manuel Barroso, a José Luis Zapatero presidente di turno dell’Unione europea e al presidente del Parlamento Jerzy Buzek, il Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, e il capogruppo del Ppe, Mario Mauro, chiedono che l’Europa, dal Consiglio informale di domani, lanci segnali forti e ambiziosi per il rilancio economico, in particolare su tre questioni: Grecia, Eurobond e securizzazione del sistema finanziario.
”È necessario che l’Europa intervenga sulla Grecia – si legge nella lettera – non farlo potrebbe avere conseguenze imprevedibili, in termini di contagio sugli altri Paesi dell’area e di perdita di reputazione di alcuni debitori sovrani. Di più, se i Paesi europei o la Bce intervengono in aiuto della Grecia, possono farlo negoziando condizioni che la obblighino ad attuare un processo di consolidamento fiscale”.
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Come rilanciare allora l’economia europea se l’Ue manca delle risorse necessarie? Chiedono i due europarlamentari: ”Crediamo fortemente che sia arrivato il momento di considerare la possibilità di introdurre gli Eurobond come risorsa addizionale per finanziare i progetti di interesse strategico europeo. Gli Eurobonds presentano un grande vantaggio: rispetto alle altre fonti di finanziamento del bilancio comunitario (ad esempio: Iva, Pnl), non richiedono alcun trasferimento dai bilanci nazionali. La Banca Europea degli Investimenti (Bei), sarebbe perfettamente idonea a prevedere l’emissione di strumenti di debito garantiti dal bilancio dell’Unione europea e dei bilanci degli Stati membri, preferibilmente sotto la supervisione della Banca centrale europea”.
”Infine – concludono Mauro e Pittella – crediamo che il recupero dell’economia europea passi attraverso la securizzazione del settore finanziario ed in merito, l’accordo preliminare del Consiglio sul pacchetto di riforma della supervisione finanziaria è particolarmente deludente”. ”I Cittadini si aspettano che l’Europa dimostri il suo valore e che il Consiglio in riunione informale di domani può rappresentare una punto di svolta fondamentale”.