La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da un aumento della volatilità sui mercati finanziari, dovuta principalmente ai dati che arrivavano dal mercato americano. A tenere banco sono stati i dati sui sussidi di disoccupazione saliti a 496.000 unità, in aumento rispetto alla settimana precedente 474.000 unità (gli analisti si attendevano un dato in diminuzione).



Un dato positivo è arrivato dall’aumento degli ordini relativi ai beni durevoli, in aumento del 3% a gennaio. Questa incertezza sullo stato di salute dell’economia americana ed anche delle preoccupazioni che arrivano dalla Grecia, si è rispecchiata dall’andamento dei principali listini.

S&P500(1,106.00) e NASDAQ(1,821.00)



Nel lungo periodo entrambi gli indici sono inquadrati in ottica rialzista, lo S&P500 continua il suo movimento all’interno di un canale rialzista nel quale i prezzi stanno testando il supporto dinamico(trendline rialzista),ed il Nasdaq dopo una correzione nell’ultimo mese rimane comunque orientato al rialzo. Gli oscillatori MACD e STOCASTICO ci evidenziano come in quest’ultima fase siamo in presenza di una debolezza del trend. In ottica di breve sia lo S&P500 che il Nasdaq si trovano all’interno di un uptrend confermato dalle MM3 e 20 orientate al rialzo, ma anche da MACD e STOCASTICO.



 

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CREDIT SUISSE (47.60)

All’interno del settore bancario analizziamo Credit Suisse nel mercato Svizzero, settore che come abbiamo più volte evidenziato, sta vivendo un periodo di debolezza. Non fa eccezione il titolo del colosso elvetico, che è inquadrato in ottica ribassista di lungo periodo, anche se ha già ormai ritracciato oltre il 30% dai suoi massimi di Ottobre 2009. Mentre il MACD è ancora in fase di trend ribassista, lo Stocastico sta cercando di recuperare terreno tornando sopra la soglia di ipervenduto di 20. Potremmo dunque essere in una fase di consolidamento che darebbe un po’ di respiro ai prezzi. Se dovesse continuare il trend ribassista nelle prossime settimane il primo obiettivo short sarebbe area 42.50 mentre per avere nuovi segnali di acquisto dobbiamo attendere superamento di quota 51.

 

 

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FOREX EUR/USD

Sul mercato dei cambi il cross EUR/USD sta vivendo una fase di consolidamento, che ha portato i prezzi a viaggiare in trading range tra 1.3440 e 1.3680. Solo il break out di tali livelli ci potrà dare segnali operativi: long con primo obiettivo 1.38, short con primo obiettivo 1.3250 (minimo del maggio 2009).

 

 

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