BANCA AKROS – Utili in crescita nel 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Akros – banca di investimento e private banking del gruppo Banca Popolare di Milano – presieduta da Graziano Tarantini e guidata dall’amministratore delegato Marco Turrina, ha esaminato oggi il bilancio del 2009. Banca Akros ha evidenziato solidità patrimoniale ed elevata redditività, con ricavi e utili in forte crescita.
La valorizzazione dei patrimoni complessivi della clientela “private” della banca è risultata pari a circa 2,6 miliardi di euro (erano 2.1 a fine 2008), con un patrimonio medio per cliente pari a 1,6 milioni di euro e flussi netti positivi per oltre 300 milioni di euro. Per quanto riguarda il mercato dei capitali, Banca Akros ha aderito a 12 offerte pubbliche di acquisto. Nel debt capital market la Banca ha preso parte a 39 emissioni di titoli obbligazionari; si segnala il ruolo di Joint Lead Manager in varie emissioni “benchmark” della BEI, per un totale di oltre quattro miliardi e mezzo di euro.
A livello di Conto Economico 2009 il margine di intermediazione si è attestato a 119,3 milioni di euro (+48%) e l’utile netto, pari a 31,7 milioni di Euro, è in aumento del 37% rispetto all’anno precedente. La Banca chiude l’anno 2009 con un ROE al 22% ed un Core Tier1 al 18%. Banca Akros non ha investimenti in strumenti finanziari cosiddetti “tossici”, né registra avviamenti tra le poste dell’attivo di bilancio.
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“I risultati economici e patrimoniali di Banca Akros al 31 dicembre 2009 sono stati positivi in tutti i settori di attività della Banca: market making, intermediazione, private banking e capital markets.
Abbiamo registrato una forte crescita, in particolare nei mercati obbligazionari, migliorato ulteriormente le quote di mercato e confermato la nostra leadership in importanti segmenti operativi” ha detto Marco Turrina, amministratore delegato di Banca Akros.
“Questi risultati premiano la costanza e la coerenza della Banca nel perseguire le proprie scelte strategiche, caratterizzate da forte specializzazione, flessibilità operativa, ampia diversificazione delle controparti e della clientela, trasparenza e innovazione. In un quadro di continuo controllo dei rischi, la Banca ha gestito il proprio portafoglio titoli, prevalentemente composto da obbligazioni, anche con tecniche di “hedging” dinamico per il tramite di derivati finanziari e di CDS (credit default swap).Gli investimenti in capitale umano e in tecnologia si sono confermati determinanti.”