Nell’ultimo periodo stanno sicuramente arrivando più notizie favorevoli dall’andamento del ciclo economico dagli Stati Uniti rispetto all’Europa, dove tra l’altro si sta discutendo molto sulla sostenibilità di un’Unione Europea così allargata, con la Germania che sta insistendo per garantire un maggiore rigore nel rispetto dei regolamenti che devono salvaguardare la tenuta economica dell’intera area.



Anche la Gran Bretagna sta pagando ancora gli strascichi di una crisi profonda partita dal sistema finanziario, anche la sterlina infatti si è indebolita parecchio nei confronti del biglietto verde passando da 1.6650 di inizio dicembre all’1.4895 attuale.

Dell’andamento dell’euro contro dollaro abbiamo parlato abbondantemente due settimane fa, tra l’altro, l’euro non essendo riuscito a sfondare area 1.3820 ha praticamente ormai raggiunto l’obiettivo segnalato a 1.3200. Quindi possiamo sicuramente affermare che il dollaro americano si è rafforzato molto nei confronti di entrambe le valute, sia euro che sterlina britannica.



Per avere un colpo d’occhio più immediato e puntuale di come si sta comportando la valuta statunitense (che ad oggi rimane comunque il riferimento principale nel mercato valutario), basta osservare il Dollar Index. Che cos’è? È una misura del valore del dollaro rapportato a un paniere di valute estere, calcolato come media geometrica ponderata del valore del biglietto verde rispetto a euro (che ha un peso nel calcolo pari al 57,6%), yen giapponese, sterlina britannica, dollaro canadese, corona svedese e franco svizzero. L’indice è stato quotato nel marzo 1973 (dopo la fine degli accordi di Bretton Woods) con un valore pari a 100 (il massimo storico è stato toccato a 165 e il minimo a 70).



Nel grafico soprastante possiamo notare l’andamento dell’ultimo anno. L’indice è sceso da 86 a 74 (e l’EUR/USD saliva), da dicembre 2009 è stata invertita la rotta e, attraverso il canale rialzista segnalato, siamo arrivati alle quotazioni attuali di 82 punti, con il cross valutario euro/dollaro che nel frattempo è sceso passando da 1.50 a 1.33.

 

Questo è senza dubbio il più valido indicatore di come si sta comportando il dollaro nei confronti delle altre valute e che bisogna sempre tenere in considerazione prima di aprire qualsiasi posizione nel mercato Forex, il mercato delle valute.

 

Stefano Gianti, s.gianti@cmcmarkets.com

 

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