ALITALIA – Sabelli: pochi danni dal vulcano islandese – La nuvola di cenere vulcanica che ha bloccato per giorni i cieli di mezza Europa, ha messo in difficoltà le compagnie aeree che hanno dovuto rinunciare a grossi introiti (l’associazione europea dei vettori stima una perdita di 200 milioni di euro al giorno). Alitalia, tuttavia, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, non ha risentito molto dell’evento, come confermato oggi dal suo amministratore delegato Rocco Sabelli in un’intervista a Repubblica.
Infatti l’aeroporto di Fiumicino, quello di riferimento di Alitalia, non ha mai chiuso e a ieri la compagnia italiana poteva far operare l’80% circa dei suoi voli. Sabelli ha poi spiegato di condividere la scelta dei ministri dei Trasporti Ue di riaprire gli spazi aerei, perché non vi erano pericoli e rischi così vasti per la sicurezza dei voli.
Sabelli ha poi spiegato che i passeggeri Alitalia ancora fermi sono circa 20mila, di cui 10mila a Fiumicino e buona parte degli altri nel Nord Europa. Finora poi sono stati 4mila coloro cui è stato rimborsato il costo del biglietto, mentre oltre la metà delle persone interessate ha chiesto di avere un posto sul primo volo disponibile.
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Poi Sabelli snocciola alcune cifre sul primo trimestre del 2010: +7% di passeggeri rispetto al 2009, load factor al 65% con un aprile al +30% sulle tratte a lungo raggio. Per quanto riguarda i costi del petrolio, l’amministratore delegato di Alitalia ha ricordato che l’80% delle forniture per il 2010 è stato acquistato al prezzo di 69 dollari al barile, ben sotto le attuali quotazioni.