FIAT – Marchionne annuncia lo spin off entro il 2010. Nasce Fiat Industrial – Con un colpo di scena Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ha annunciato oggi nel corso dell’investor day al Lingotto l’atteso spin off dell’auto. Tecnicamente l’operazione sarà diversa da quanto si ipotizzava. Cnh e Iveco verranno spostate su un’altra società, dando il via libera alla nascita di una società che si occuperà solo di auto. Nascerà quindi Fiat industrial che sarà quotata a Milano.
Marchionne ha anche detto che il tutto avverrà entro la fine dell’anno. Anche questa era una tempistica inattesa dal mercato. Con Chrysler verrano create sinergie per 1,5 miliardi di euro entro il 2014 e la casa americana avrà tre grandi piattaforme: una mini, una small e una compact ognuna in grado di produrre più di un milione di vetture. In tutto Fiat e Chrysler, secondo le previsioni di Marchionne, potranno produrre 6 milioni di veicoli entro il 2014.
Il titolo in Borsa, nell’ultima mezzora di contrattazione, è passato da un -2% a un +2,4%, toccando il massimo di 10,84 euro ad azione.
Secondo le dichiarazioni di Marchionne, Fiat Industrial porterà a ricavi per 29 miliardi di euro entro il 2014 e la sua nascita avverà nei tempi previsti, sempre che lo scenario macro resti stabile.
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Sergio Marchionne ha anche spiegato che il gruppo lancerà nei prossimi cinque anni 34 nuovi modelli. A questi si aggiungeranno 17 restyling. Un terzo proverranno da Chrysler. Fiat stima di vendere insieme a Chrysler nel 2014 sei milioni di vetture. Le prestazioni commerciali Alfa Romeo e Lancia, ha spiegato Marchionne, sono ancora ben al di sotto del target di 300 milioni di unità previste.
In particolare nel 2013 ci sarà il lancio di una nuova citycar, mentre nel 2012 ci sarà un nuovo modello nel segmento B. Nel 2013 toccherà ai restyling di Croma, Multipla e Ulisse. Per l’Alfa Romeo sono previsti 7 nuovi modelli e 2 restyling. Non bisogna poi dimenticare che l’anno prossimo ci sarà la nuova Panda.
Ci sarà inoltre un motore turbo di 900 cc alimentato a Gpl e che, nella combinazione con la nuova trasmissione automatica a doppia frizione Dual Dry ospiterà una sezione ibrida. Questo permetterà un taglio record delle emissioni di CO2, fino al 24% che potrà arrivare, con il Gpl, a 69 g/Km, mentre a benzina segnerà un’emissione di 80g/km.