L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull è costato agli imprenditori lombardi la bellezza di 40 milioni di euro. Con il traffico aereo singhiozzante e i voli che stentano a riprendere, le aziende quantificano le primissime perdite economiche causate dai disagi ai voli dagli scali italiani ed europei. Ben 12 milioni di euro le perdite solo in provincia di Milano e circa 3 milioni di euro in Brianza. Più di due imprenditori su cinque in Lombardia hanno risentito dello stop e dei rallentamenti degli scali aeroportuali europei, con disagi causati soprattutto dai ritardi di arrivi/partenze delle merci. Come conseguenza, le più penalizzate risultano le imprese del settore agricolo e quelle del commercio: rispettivamente il 70% e il 52% hanno lamentato effetti negativi per la propria attività.
E’ quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e dalla indagine “Vulcano e disagi per le imprese”, che ha coinvolto circa 500 aziende lombarde. Gli imprenditori lombardi che si sentono più danneggiati sono i bresciani: circa il 55% ha avuto degli effetti immediati causati da disagi provocati dalla nube del vulcano islandese, con danni stimati in più di 8 milioni di euro. Seguono i comaschi (49% e oltre 3 milioni di euro in danni economici) e dai varesotti (41,4% con quasi 3 milioni di euro di perdite). In Brianza e a Milano a lamentare disagi sono circa il 40% delle imprese (rispettivamente il 36,7% e 39,5%).