Alla fine il bilancio della settimana è stato positivo a Wall Street. La seduta di giovedì non si era aperta sotto i migliori auspici, complici da un lato i nuovi timori relativi alla Grecia, dopo le preoccupanti stime sul rapporto deficit/Pil diffuse da Eurostat, e dall’altro alcuni dati macroeconomici piuttosto deludenti, con le richieste di sussidi alla disoccupazione in calo a 456.000 unità nell’ultima settimana ma in misura inferiore alle attese (455.000) e i prezzi alla produzione in rialzo dello 0,7% su base mensile e del 6% tendenziale, in entrambi i casi oltre il consensus.
Le indicazioni giunte dal settore immobiliare (le vendite di case esistenti a marzo sono aumentate del 6,8% a 5,35 milioni di unità, oltre le previsioni degli analisti che si attendevano un incremento a 5,29 milioni di unità) sono riuscite però a risollevare l’umore degli investitori. Ad alimentare il ritorno degli acquisti ha contribuito anche il discorso del presidente Barack Obama sulla riforma del sistema finanziario, dai toni piuttosto pacati (non sono state annunciate ulteriori restrizioni, come si temeva dopo l’accusa di frode da parte della Sec a Goldman Sachs).
VISIONE DI LUNGO S&P500 E NASDAQ
Entrambi i listini sono inquadrati ormai da mesi in ottica rialzista, con le a 20 e 50 incrociate in posizione long da settembre 2009. Il e lo confermano la validità del trend in questo ultimo mese, dopo aver fatto segnare una correzione dei prezzi tra gennaio e febbraio 2010.
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S&P500
Il principale listino americano anche nel medio e breve periodo mostra i muscoli essendo all’interno di un solido canale rialzista da luglio 2009, e da febbraio 2010 è possibile tracciare un altro canale rialzista che ci porta a vedere come obiettivo di medio e breve termine area 1,240 e 1,260. Le MM a 20 e 50 sono in posizione long da marzo 2010. Notiamo divergenza negativa nel breve tra i prezzi e lo stocastico, fattore che ci può far pensare su un eventuale alleggerimento del portafoglio azionario.
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NASDAQ
Anche il listino tecnologico non da segnali di indecisione né sul lungo che sul medio periodo. Anch’esso è all’interno di un canale rialzista ben impostato marzo 2009, e da febbraio 2010 ha aumentato la sua forza sia con l’incrocio delle MM a 20 e 50 sia per la formazione di un altro canale ben più accentuato nel medio periodo. Nel breve abbiamo individuato un triangolo ascendente che sul break out effettuato venerdì, ci fa individuare come obiettivo di breve area 2,090-2,100.
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Sul cross EURUSD la situazione nel lungo periodo è inquadrata in ottica ribassista ed inoltre nel medio periodo notiamo la formazione di un triangolo discendente che potrebbe preludere ad una continuazione del down trend. Nel breve, dopo il falso break out di 1,3270 nelle ultime due giornate, potremmo assistere ad un rimbalzo fino a 1,3620. Proprio lo sfondamento di questo livello di prezzi ci porterebbe ad aprire posizioni long. Nel caso in cui, come il triangolo ci suggerisce, dovesse esserci una continuazione del trend rimaniamo con obiettivo short 1,30-1,2880.
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