Sulle tariffe postali per il non profit qualcosa si muove. Ieri il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti, rispondendo all’interpellanza urgente (primo firmatario Gabriele Toccafondi, più altri 40 parlamentari del Pdl e della Lega), ha assicurato che il governo farà suo l’emendamento presentato dagli onorevoli Pugliese (Pdl) e Bobba (Pd).



L’emendamento al decreto Incentivi propone una copertura di 30 milioni, data dalle maggiori entrate derivanti dalla chiusura agevolata delle liti tra concessionari della riscossione e fisco, per garantire una tariffa agevolata alle pubblicazioni periodiche delle associazioni non profit. Nel testo si dice che l’agevolazione non dovrà essere superiore alla metà della tariffa ordinaria di Poste italiane.



Per mettere dei numeri, significa che l’agevolazione non potrà superare i 14 centesimi di euro (la tariffa infatti è di 28 centesimi). Va ricordato che la tariffa agevolata in vigore sino al 31 marzo era di poco più di 6 centesimi. L’emendamento indirizza il beneficio ai soli giornali editi da associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, escludendo quindi i giornali di partito e la pubblicazione degli organi professionali o dei sindacati.

Ora l’emendamento dovrà affrontare l’esame della commissione Bilancio (di cui è membro proprio Toccafondi), ma proprio l’onorevole scommette sul fatto che difficilmente il governo smentirà se stesso, dopo la risposta positiva fornita da Giorgetti alla sua interpellanza. Da martedì prossimo il decreto incentivi (40/2010) passerà all’esame dell’aula per la votazione finale su tutto il decreto legge, forse anche con la richiesta di fiducia del governo.



Nella risposta finale, infatti, Toccafondi si è dichiarato “soddisfatto” della risposta del governo e ha ricordato che l’appello lanciato dal settimanale Vita contro l’abolizione unilaterale delle tariffe postali agevolate, in poche settimane ha raggiunto 15 mila firme.

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Ha detto Toccafondi: «Il governo ha compreso il momento difficile che questo settore sta attraversando e, appoggiando l’emendamento Pugliese-Bobba, cerca una soluzione tampone improcrastinabile, almeno per il non profit».

 

Resta l’incognita di una copertura che sembra esigua. Quanto alle tariffe, alla fine potrebbero risultare più basse, in quanto all’agevolazione garantita dal Governo, va aggiunto lo sconto di 4 centesimi che le Poste avevano proposto alle associazioni all’indomani del decreto.