La settimana ha visto una continuazione della flessione iniziata da un paio di settimane. Dopo la decisione della Germania di vietare le vendite allo scoperto su alcuni titoli azionari, sui titoli di stato e sui relativi Cds, il mercato ha accolto male la notizia di un accordo raggiunto tra Germania Francia per mettere a punto una riforma del settore finanziario.
Sull’umore degli investitori hanno pesato anche alcuni dati macroeconomici, in particolare quello relativo al mercato del lavoro, con le richieste di sussidi alla disoccupazione aumentate nell’ultima settimana a 471.000 unità (le attese erano invece per un calo a 440.000 unità). A deludere è stato anche il Superindice, che nel mese di aprile ha registrato una flessione dello 0,1% a fronte di un consensus fissato a +0,2%.
NASDAQ
È chiaramente visibile come oramai l’indice tecnologico non sia più inserito nel forte canale rialzista in essere da un anno e mezzo, ma con la violazione della trendline rialzista da parte dei prezzi, con conferme short che arrivano da e stocastico, ci fanno pensare che questo potrebbe essere qualcosa di piu’ di un semplice ritracciamento. Come da principi base di AT non possiamo parlare di inversione di trend fino a quando non vedremo una serie di massimi e minimi decrescenti.
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S&P 500
Evidenziamo nel lungo periodo quale è la situazione del principale listino americano. Dopo ormai il famoso testa e spalle rialzista, i prezzi, dopo aver violato la trendline rialzista, stanno ritracciando(era ora!!) e puntano dritti verso la neckline in area 1.000 punti. Conferme da MACD in inversione e Stocastico sotto area 80. Nel breve notiamo come le medie mobili siano ancora in posizione short ma evidenziamo divergenze rialziste tra i prezzi e il MACD, che ci fa pensare che potremmo vedere a breve una correzione al rialzo.
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FTSEMIB
L’indice italiano invece non ha invece seguito con grande convinzione nell’ultimo anno l’andamento di quello americano. Vedete come i prezzi stiano viaggiando vicini a neckline del testa e spalle rialzista e nell’ultimo anno non abbiamo fatto segnare l’impennata dello S&P500. Piuttosto i prezzi si trovano all’interno di un canale leggermente ribassista di medio periodo. Solo la violazione della resistenza dinamica in area 23,000 punti potrebbe farci aprire nuove posizioni long di medio e lungo periodo.
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Commentare la situazione dell’euro è veramente difficile. Nel lungo e medio periodo è andato a testare i minimi storici degli ultimi 3-4 anni. Potremmo aspettarci nel breve un recupero anche abbastanza repentino del cross eur/usd. Evidenziamo divergenze rialziste prezzi-MACD. MACD, stocastico, medie mobili confermano la volontà nel breve di un recupero dei prezzi in favore dell’EURO. Obiettivo long 1,3093.
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