La relazione di Emma Marcegaglia all’assemblea di Confindustria. Dieci proposte per uscire dalla crisi economica che colpisce l’Italia. Positiva la reazione di Giuseppe Recchi, neopresidente del Comitato tecnico investitori esteri di Confindustria: “Quella del Presidente Marcegaglia è stata una relazione costruttiva, che ha portato proposte concrete e che riflettono la direzione intrapresa dall’imprenditoria italiana”. Marcegaglia ha individuato nella riduzione del prezzo dell’energia, superiore del 40% agli altri paesi europei, uno dei nodi da battere. Così come l’insediamento veloce dell’agenzia per il nucleare per individuare i siti. Sviluppo della ricerca: concentrare risorse pubbliche su grandi progetti. Opere di qualità in tempi e costi certi per quanto riguarda le infrastrutture.



Necessaria anche la riforma del fisco così come bisogna abbattere i tempi di funzionamento della giustizia, rendendo più costose le tattiche di allungamento dei processi, incentivando le soluzioni stragiudiziali e gli arbitrati, accorpando i tribunali più piccoli. La risorsa più preziosa rimane poi, per Marcegaglia, il capitale umano che oggi viene formata male. Dare dunque autonomia piena a scuole e università per l’assunzione dei docenti, premiare gli insegnanti migliori. Insufficiente quanto si è fatto fino ad oggi negli ultimi dieci per le liberalizzazioni.



 

– Ampliare i canali di finanziamento alternativi al credito bancario e infine il lavoro: puntare sulla produttività, attuando la riforma del 2009 e privilegiando la contrattazione di secondo livello. Occorre riformare gli ammortizzatori sociali e la formazione, e tolleranza zero sul lavoro nero.

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