È stato compiuto il primo passo verso la realizzazione di una politica di sostegno istituzionale alle piccole imprese. La firma del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in calce al documento di attuazione dei principi dello Small Business Act (Sba) testimonia l’impegno dell’esecutivo a favore delle Pmi. Trova così conferma lo slogan che Confartigianato ha coniato mesi fa: «Ciò che fa bene alle piccole imprese fa bene al Paese».
L’Italia è la prima nazione in Europa a recepire i principi dello Sba, una sorta di carta dei diritti delle piccole aziende e artigiane nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e del Sistema Economico. Un’attenzione dovuta, se si considera che il nostro è il Paese con la più alta densità imprenditoriale al mondo: il 98,2% delle imprese sono micro e piccole aziende che danno lavoro al 59,3% degli addetti.
Ora la priorità assoluta va riconosciuta agli interventi di semplificazione burocratica riguardo all’avvio e alla trasmissione/cessione dell’impresa. Con il primo aprile, dopo alcuni mesi di sperimentazione, è operativa la Comunicazione Unica per l’iscrizione alle Camere di Commercio e la gestione del flusso documentale verso Inps e Inail. Oggi lavoriamo per garantire prossima operatività agli Sportelli Unici (Suap) e alle nuove Agenzie per le imprese che mirano all’ambizioso obiettivo di sbrigare in 24 ore tutte le pratiche necessarie all’avvio di un’attività.
Altra questione ineludibile riguarda l’accesso ai finanziamenti. È questa la seconda preoccupazione degli imprenditori lombardi dopo la semplificazione burocratica. Da una parte investitori e banche sono spesso restii a finanziare le piccole imprese che non possono fornire garanzie pari a quelle delle grandi multinazionali (ma non espongono nemmeno ai medesimi rischi), dall’altra gli imprenditori andrebbero informati e orientati sui vantaggi e gli svantaggi delle varie forme creditizie.
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Ad aggravare la situazione l’annoso problema dei pagamenti procrastinati che, a livello europeo, provocano un’insolvenza su quattro. Alle volte sono proprio le Pubbliche Amministrazioni, spesso “costrette” dall’ingiustificata rigidità del Patto di stabilità, a pagare con ritardo i propri fornitori. Per questo guardiamo con estremo favore a quei Comuni, anche brianzoli, che hanno sottoscritto con gli Istituti bancari concessioni di linee di credito agevolate a favore dei fornitori. Sulla stessa lunghezza d’onda l’accordo firmato da Camera di Commercio e Provincia di Monza e Brianza che impegna gli stessi Istituti ad anticipare le competenze di Cassa Integrazione in ritardo da parte dell’Inps.
Piccoli fatti, che però rappresentano segnali importanti per il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese. Insomma, la strada del «Think small first» cioè «Pensare anzitutto in piccolo» è stata tracciata, ma resta ancora molto da fare per dar vita a un contesto gratificante per lo spirito imprenditoriale del Paese.