La Grecia venderà le proprie isole. Per sanare i propri debiti con l’Ue e l’Fmi venderà isole o porzioni di isole. Tra le isole sulle quali alcuni lotti sono stati messi in vendita, anche Rodi e Mykonos. Ad acquistare le isole saranno investitori e magnati stranieri.

La Grecia è alla canna del gas, questo è noto. E si è decisa per l’extrema ratio, la medesima scelta alla quale sarebbe obbligata una famiglia che si ritrova sul lastrico: vendere le proprie proprietà. La Grecia vende alcune tra le sue isole più belle, altre vuole affittarle per anni. Persino una parte di Mykonos, meta turistica tra le più ambite dai giovani di mezza europa, sarà messa in vendita. Ad acquistarla sarà – pare – un mangnate straniero intenzionato a far della sua futura porzione di paradiso un paradiso per ricchi, costellato di strutture super-lussuose. E’ stata messa in vendita anche una parte dell’isola di Rodi, sulla quale, secondo le indiscrezioni, avrebbe messo gli occhi, Roman Abramovich, il quale ha prontamente smentito. Non solo i gioielli più cari saranno concessi al miglior offerente, ma anche la “bigiotteria”. Della oltre 6mila isole greche aclune sono micriscopiche e solo 227sono abitate. Alcune, poi, non superano, secondo le quotazioni di mercato, i due milioni di euro, mentre un’oasi come l’isola di Nafsika è quotata somamente 15 milioni di euro.



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Il governo è consapevole della propria incapacità di realizzare su di esse infrastrutture che generino un indotto e spera che attraendo capitali e investitori stranieri, questi siano in grado di creare posti di lavoro. Il governo greco, oltre alle isole, cederà agli stranieri anche le aziende dell’acqua, la rete ferroviaria, ed esporterà in Cina l’olio d’oliva. 



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