TELECOM – Il governo convoca l’azienda per i 3.700 licenziamenti – Il piano industriale di Telecom Italia per il triennio 2010-2012 sta per entrare nel vivo. E saranno guai seri per i lavoratori, dato che sono previsti in totale oltre 6.800 esuberi. Inoltre 3.700, più della metà, dovranno andare in porto, secondo i piani, entro giugno 2011.



I sindacati sono già in agitazione, perché l’iter dei licenziamenti prende il via proprio oggi. Inoltre l’avviso di inizio procedura è stato notificato quando era in corso lo sciopero nazionale di categoria. Così il Governo, tramite il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha deciso di convocare i vertici aziendali per “discutere e approfondire le tematiche e le strategie industriali che sembrano prevedere un ridimensionamento dell’attuale forza lavoro”.



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Esclusi, almeno per il momento, dall’incontro i sindacati, che invece vorrebbero poter trattare con l’azienda avendo come intermediario il governo. Le sigle confederali di categoria, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno già avanzato la richiesta di un incontro a Palazzo Chigi, cui sperano di aver presto rispetto.

Intanto l’opposizione si schiera contro Telecom. Vincenzo Vita (Partito democratico) parla di “vicenda gravissima”, ricordando che l’azienda è in utile e che in una fase di crisi come quella attuale non è opportuno intaccare i livelli occupazionali. L’invito ai vertici aziendali è dunque quello di ripensarci.