È Landini-show al programma di Lucia Annunziata, In mezz’ora. Il segretario della Fiom ha affrontato Alberto Bombassei di Confindustria, in un serrato dibattito sulle vicende contrattuali dello stabilimento Fiat di Mirafiori.

«Le firme tecniche non esistono», ha esordito Maurizio Landini, manifestando il proprio dissenso nei confronti del segretario Cgil Susanna Camusso. L’attacco a tutto campo del sindacalista non ha risparmiato poi il governo Berlusconi: «Da noi la politica industriale non esiste, l’unica cosa che il governo sa dire è che le imprese possono fare quello che vogliono».



Nella replica Bombassei accusa la Fiom di non aver accettato la decisione presa dai lavoratori col referendum: «Questa non è democrazia – attacca l’industriale – è mancanza di rispetto per le decisioni della maggioranza». immediata la risposta di landini: «In Italia si vota solo quando lo decide Marchionne, sotto ricatto. La democrazia funziona solo quando lo dice Marchionne e la gente non può dire di no».



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A poche ore dall’incontro tra Cgil e Fiom, il leader dei metalmeccanici ha ribadito gli obiettivi del suo sindacato: «Vogliamo riaprire le trattative e riconquistare un contratto nazionale vero. La contrattazione o è mediazione tra due interessi o non è, ci vuole pari dignità tra i due interessi che vengono rappresentati. Ieri il presidente Napolitano ha parlato di unità nazionale: il contratto nazionale fa l’unità del paese, non gli accordi azienda per azienda».



 

Nessun accordo possibile dunque tra i due interlocutori. La conduttrice ha potuto solo concludere che «c’è ancora molta strada da fare».