È il presidente della Commissione José Manuel Barroso che interviene direttamente sulla ricapitalizzazione delle banche, con un discorso all’Europarlamento, mentre le Borse sono ancora aperte. Barroso non entra in dettagli, ma disegna una sorta di road-map. Le banche devono prima trovare risorse private, poi  chiedere l’intervento dei governi e solo come ultima istanza ricorrere al Fondo salva-Stati. Il presidente della Commissione aggiunge che le banche in fase di ricapitalizzazione devono rinunciare ai dividendi e ai bonus.



Il discorso di Barroso arriva mentre le Borse europee si dimostrano toniche. Hanno aperto in modo incerto e in territorio negativo, ma fin dalla prima mattina, nel giro di mezzora, i mercati hanno ritracciato e hanno cominciato a risalire. Già a mezzogiorno, piazza Affari guadagnava l’uno e mezzo percento.

Nel giro di un’ora Milano saliva al 2,5%. Sulla stessa scia di piazza Affari seguivano le altre Borse europee con guadagni intorno al 2%. E in tutta Europa hanno brillato i titoli bancari, con guadagni quasi spettacolari per alcuni istituti di credito: Barclays va sopra del 9%, Societe Generale e Bnp Paribas oltre l’8%. Vanno bene anche le banche italiane, così come stanno facendo da giorni, con Unicredit che ritorna sopra l’euro, ma non se la cavano male neppure i titoli del comparto industriale, Fiat sale di oltre il 7% e Pirelli oltre il 6%.



In fondo, Barroso non indica specifiche medicine, ma traccia un percorso sorretto da una buona volontà politica. In particolare, Barroso invita la Slovacchia a non peccare di miopia politica (dopo il voto del Parlamento di Bratislava contrario all’allargamento del Fondo salva-Stati) e indica la necessità di rafforzare il Fondo Salva-Stati entro il 2012 e non aspettare il 2013. In seguito, durante una conferenza stampa, Barroso aggiungeva altri elementi che dimostravano la volontà politica europea di intervenire al più presto nella situazione di crisi che si sta vivendo. Oltre a questo, c’è la sensazione, anche se ancora condizionata, che si è a un passo dal salvataggio della Grecia.



Alle parole di Barroso fanno eco quelle del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, forse il suo ultimo discorso prima di assumere la presidenza della Bce. Draghi dice che non c’è da perdere tempo, che bisogna puntare sulla crescita e che gli interventi sinora attuati non sono ancora sufficienti. Ma la sostanza del discorso di Draghi sembra concentrarsi soprattutto nella capacità degli italiani stessi a risollevarsi e saper affrontare la crisi in corso. Parole sostanzialmente di fiducia per un Paese, l’Italia, dove la situazione politica sembra arrivata a un bivio con il voto di fiducia al governo previsto per venerdì.

Alla chiusura, dopo questi interventi di protagonisti dell’economia e della finanza europea, le Borse segnavano rialzi di buoni valori. Piazza Affari arriva a 16500 punti con un rialzo del 2,93%. Il Dax tedesco chiude con un +2,1%, il Cac 40 francese sale del 2,30%. Wall Street sta andando bene, Nasdaq e Dow Jones sono in buon territorio positivo.

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