Chiusura positiva per le borse europee al termine di una giornata vissuta sempre in rialzo. Se ieri erano state le parole di Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco, e Frau Merkel a dare qualche pensiero agli investitori, oggi ci ha pensato il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso a riportare fiducia sul fatto che il vertice europea di domenica 23 ottobre possa arrivare a definire una soluzione per la crisi dell’Eurozona, in particolare attraverso un rafforzamento del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf), ormai noto ai più come fondo salva-stati. Dal vertice, ha spiegato Barroso, “ci attendiamo una risposta vigorosa per dare garanzie a tutti i paesi”. Un modo per cercare di convincere la Germania a non premere troppo sul pedale del freno nelle operazioni per garantire il sostegno agli stati in difficoltà. Barroso si è anche detto convinto che i 27 riaffermeranno l’idea del metodo comunitario, attraverso il rafforzamento della governance economica, come approccio migliore per affrontare e risolvere la crisi.
Piazza Affari è stata comunque la Borsa migliore d’Europa, grazie a una chiusura al +2,02%, mentre Parigi segna un +0,44% e Francoforte un +0,5%. Sulla stessa linea di rialzo si sta muovendo anche Wall Street. Sul listino principale Ftse Mib di Milano è stata ottima la performance di Intesa Sanpaolo, che ha chiuso con un rialzo del 7,32% a quota 1,335 euro ad azione, seguita da Lottomatica (+5,41%), Unicredit (+5,2% a quota 0,9615 euro), Ansaldo (+3,23%) e Banco Popolare (+2,85%). Le chiusure peggiori sono state invece quelle di Pirelli (-3,17%), Fiat (-2,5%), Stm (-2,08%), Parmalat (-1,5%) e Bper (-1,17%). Per il titolo del Lingotto, oggi è stata una giornata particolare, con le dichiarazioni del suo Amministratore delegato, Sergio Marchionne, che ha parlato di uno sbarco negli Stati Uniti nel 2013 per il marchio Alfa Romeo e con la conferma dei target per il 2012.
Poco prima della chiusura della Borsa, il Centro studi di Confindustria ha diffuso le sue previsioni sull’andamento del Pil italiano nel terzo e quarto trimestre del 2011. Nel primo caso sarebbe “piatto”, mentre nel secondo addirittura “in calo”.
“In Italia – ha sottolineato Viale dell’Astronomia – l’attività industriale in settembre è tornata sui livelli di luglio. Nel terzo trimestre la produzione è aumentata dello 0,6%, ma il quarto eredita un trascinamento negativo. Tale andamento è coerente con un Pil piatto nel terzo trimestre e in calo nel quarto”. Queste previsioni non hanno però influito negativamente sugli indici di Borsa; anzi, nel finale c’è stata un’accelerazione al rialzo.